Svizzera

Per una moneta "intera"

All'esame del popolo l'iniziativa che vuole riservare alla BNS l'emissione della totalità della moneta

  • 22 maggio 2018, 18:07
  • 13 maggio, 12:52
04:21

Iniziativa "Moneta Intera" - Il video esplicativo della Cancelleria federale

admin 21.05.2018, 18:37

  • admin

L’iniziativa “Moneta Intera” (per esteso, “Per soldi a prova di crisi: emissione di moneta riservata alla Banca nazionale !”), è il primo oggetto sottoposto agli elettori per le votazioni popolari del prossimo 10 giugno. Esso venne depositato alla fine del 2015, con quasi 111’000 firme valide a sostegno.

Il testo, che prende le mosse dall’impatto della crisi globale dei mercati finanziari scoppiata nel 2008, chiede che l’emissione della totalità della moneta sia riservata esclusivamente alla Banca nazionale. In questo contesto va fatta una distinzione preliminare: il denaro in circolazione, infatti, non è rappresentato solo da quello contante (banconote emesse dalla BNS, monete metalliche dalla Confederazione), ma soprattutto dalla cosiddetta "moneta scritturale", che viene emessa dalle banche commerciali e depositata sotto forma elettronica nei conti bancari e in quelli postali. Quando concede un credito, una banca può creare moneta scritturale accreditando il relativo importo sul conto del cliente.

L'iniziativa punta a precludere questa possibilità, attribuendo unicamente alla BNS l'emissione di moneta scritturale, prescrivendo alle banche una gestione scorporata di alcune categorie di conti della clientela e imponendo una garanzia integrale di tali conti attraverso depositi collocati presso la Banca nazionale. Il testo, inoltre, chiede che la BNS metta in circolazione denaro non gravato da debito, tramite la Confederazione, i cantoni o attraverso una distribuzione diretta alla popolazione.

Gli argomenti degli iniziativisti

I depositi bancari - sottolineano i sostenitori del testo - altro non sono che promesse da parte delle banche di pagare gli importi in questione. Gli iniziativisti ravvisano quindi nella creazione di moneta virtuale da parte degli istituti (pari a oltre il 90% di tutto il denaro attualmente in circolazione) una delle maggiori cause delle crisi finanziarie e della crescita dell'indebitamento.

Attribuendo unicamente alla BNS la facoltà di emettere la moneta scritturale, verrebbero evitate bolle speculative e lo Stato non si troverebbe più nella condizione di dover salvare da un tracollo le banche di importanza sistemica (too big to fail), al fine di salvaguardare il traffico dei pagamenti. Il settore finanziario acquisirebbe trasparenza e sarebbe così messo nuovamente al servizio dell'economia reale e della società.

Con l'introduzione della "moneta intera", le banche commerciali potrebbero operare unicamente col denaro a loro disposizione o con quello ricevuto dai risparmiatori, da altre banche oppure, quando necessario, dalla BNS. Il divieto di emettere moneta elettronica sancirebbe così, a detta degli iniziativisti, la scomparsa di un indebito vantaggio delle banche sugli altri attori del mercato. Nei conti legati al traffico dei pagamenti si troverebbe unicamente denaro elettronico garantito dalla BNS.

La contrarietà di Governo e Parlamento

Sia il Nazionale che gli Stati si sono schierati decisamente contro l'iniziativa. Il Consiglio federale raccomanda di respingerla giudicandola azzardata e tale da non poter comunque offrire rimedi ad altre numerose cause delle crisi finanziarie.

Il testo, secondo il Governo, imporrebbe restrizioni eccessive all'attività delle banche volta a finanziare gli investimenti attraverso l'attribuzione di crediti. Quanto agli obiettivi di stabilità finanziaria, l'Esecutivo sottolinea l'efficacia di strumenti già in vigore come, ad esempio, l'estensione della garanzia per i depositi dei clienti e l'inasprimento dei requisiti richiesti alle banche in materia di liquidità e capitali propri.

Un'approvazione del testo (che chiedendo una modifica costituzionale implica una doppia maggioranza fra popolo e cantoni) determinerebbe inoltre un'inopportuna concentrazione di potere nelle mani della Banca nazionale. La stessa BNS - che attraverso l'emissione di denaro non gravato da debito finanzierebbe direttamente parte della spesa pubblica - finirebbe però esposta, sostiene il Governo, a pressioni politiche tali da metterne a rischio l'indipendenza.

Il Consiglio federale, infine, sottolinea il fatto che in alcun paese è stato finora applicato il modello di sistema monetario proposto dall'iniziativa. I cambiamenti sistematici da essa richiesti pregiudicherebbero la stabilità della piazza finanziaria.

ARi

Per saperne di più

Il dibattito di Democrazia Diretta: Solo moneta intera sui nostri conti in banca?

1:11:53

L'Iniziativa Moneta Intera

Democrazia diretta 21.05.2018, 21:05

02:46

RG 18.30 del 24.05.18 - La scheda di Elisa Raggi

RSI Info 24.05.2018, 20:08

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