L'app SwissCovid per il tracciamento dei contatti con le persone infettate dal coronavirus in tre giorni è stata attivata su 806'570 telefoni cellulari. Circa il 10% dei residenti nella Confederazione ha pertanto già deciso di usarla. Per molti è già un successo, ma gli esperti dicono per essere davvero efficace deve essere scaricata da almeno il 60% della popolazione.
Ma come sono andate nei paesi che l'hanno introdotta?
In Europa ognuno l'ha concepita singolarmente, e senza sistemi comuni. Anche se si sta pensando a un modo per farle comunicare tra loro.
Sono due gli approcci seguiti: quello decentralizzato adottato, oltre che dalla Svizzera, anche dalla Germania, dall'Italia e dall'Austria. Si basa sulla comunicazione tra i telefonini via bluetooth e con codici salvati sui singoli smartphone (non su un server centrale). Un sistema che consente l'anonimato e una maggiore privacy.
Ecco l'app SwissCovid
RSI Info 25.06.2020, 20:23
Altri paesi invece hanno deciso di far capo ad un sistema centralizzato. Si basa sul wi-fi, o la geolocalizzazione tramite 4G. I dati sono salvati centralmente. In Francia l'applicazione si chiama StopCovid. È entrata in funzione il 2 giugno finora è stata scaricata da oltre 2 milioni di persone. Le allerte in tre settimane sono state solo quattordici.
In Italia l'app Immuni è stata lanciata il 1° giugno. Ad oggi sono 4 milioni le persone che l'hanno deciso di attivarla. Un dato ben lontano dai 40 milioni sperati.
In Germania invece l'app Corona-Warn, complice un'ampia campagna mediatica alla quale ha partecipato anche Angela Merkel, in un sol giorno è stata scaricata da 6,5 milioni di persone, pari al 7,8 % della popolazione. Nel frattempo sono cresciuti a 13 milioni, ma si è ancora lontani dall'obiettivo del 60%.
Scaricamenti delle app anticoronavirus in Svizzera e nei paesi circostanti
La situazione non è uniforme neanche in Asia, dove alcuni paesi sono stati i primi ad aver progettato sistemi simili. In Cina, dove il monitoraggio è invasivo e massiccio, l'installazione di una delle app disponibili è d'obbligo per accedere a molti luoghi. Tutte geolocalizzano i proprietari degli smartphone e li classificano secondo tre gradi di pericolosità: verde, giallo e rosso. Un'informazione che viene condivisa con le autorità.
A Singapore invece, uno dei primi paesi ad aver attivato un'app basata sul sistema scelto anche dalla Svizzera, TraceTogether è stata scaricata dal 20% della popolazione. "Solo" dicono le autorità che hanno dovuto far fronte anche alcuni problemi tecnici. Ora il governo vorrebbe lanciare un dispositivo indossabile che non dipenderà dagli smartphone.