Il lungo fine settimana dell’Immacolata è stato un po’ deludente per il commercio ticinese. Solitamente trampolino di lancio per gli acquisti di Natale, quest’anno l’affluenza è stata inferiore alle aspettative.
Se nel 2021, in piena pandemia, gli affari dei commercianti locali erano andati bene, non si può dire la stessa cosa per quest’anno, almeno per ora. “Siamo sorpresi”, afferma Lorenza Sommaruga, presidente di Federcommercio, “sappiamo che con l’Immacolata iniziano le vendite natalizie… venerdì è stato così così, sabato abbiamo avuto un’ottima affluenza, oggi prima domenica (di aperture, ndr) è un po’ difficile”.
Sono molteplici le cause che possono spiegare questo inizio in salita, tra queste l’aumento dei costi e la difficoltà di trovare materiale e forniture. "Con la nuova emergenza dettata dalla guerra", continua Sommaruga, "… sappiamo tutti che andiamo incontro all’aumento dei costi, sono tante piccole cose che incidono globalmente sull’andamento economico delle vendite". Inoltre, l’inflazione non aiuta e spinge molti consumatori a fare maggiore attenzione ai prezzi.