Gli inquirenti italiani non credono che sia morto il 63enne patrizio di Carasso, accusato di aver fatto da tramite alla fine del 2014 fra la ‘ndrangheta e i narcos colombiani per l’acquisto di 8'000 chilogrammi di cocaina destinati al mercato italiano.
Come scrive martedì il Corriere del Ticino, secondo i parenti, l’uomo - trasferitosi da anni nella Repubblica Dominicana - sarebbe deceduto. Secondo i magistrati calabresi, che hanno portato in tribunale l’inchiesta denominata “Operazione Stammer”, il bellinzonese sarebbe latitante. Hanno quindi sospeso il processo fino al 6 dicembre 2018, nella speranza che l’uomo venga catturato o si costituisca.
Oltre a lui, sono ritenuti latitanti altri sette imputati, fra cui anche il potente boss alla testa del cartello della droga di Medellin, con il quale il 63enne aveva trattato e che chiamava “il Dio”.
BRav
La nostra inchiesta: Le rotte della cocaina