L'accordo con l'Italia - che permetterà di creare un Parco nazionale transfrontaliero a cavallo tra Locarnese e Piemonte - è stato approvato oggi (mercoledì) dal Consiglio federale. Ora l'ultima parola spetterà alla popolazione dei comuni interessati: la votazione dovrebbe tenersi quest'anno.
In una nota il Consiglio federale ricorda che una parte del territorio previsto nel progetto comprende anche la Valle dei Bagni, in territorio italiano, da qui la necessità di disporre di un accordo internazionale che disciplini la futura collaborazione transfrontaliera. L'esecutivo ha anche adottato una revisione dell'Ordinanza sui parchi (OPar) che getta le basi giuridiche per la creazione di parchi nazionali transfrontalieri. I requisiti per il conferimento del marchio "Parco" restano immutati.
Ascona, Brissago, Bosco Gurin, Centovalli, Losone, Onsernone, Ronco s/Ascona e Terre di Pedemonte, lo ricordiamo, vogliono creare, su una parte dei propri territori, un secondo Parco nazionale, di una superficie totale di 218 km quadrati, con una zona centrale di 61 km quadrati.
Soddisfazione e ottimismo
Per Tiziana Zaninelli, presidente dell’Ente regionale sviluppo Locarnese e Vallemaggia, si tratta di una notizia positiva: “Siamo contenti perché oggi viene sancita una collaborazione che già esiste con i comuni della Valle Vigezzo…; e questa apertura permetterà, di fatto, maggiori collaborazioni”.
Oltre confine la nascita di un futuro parco del Locarnese viene vista con particolare interesse, come conferma anche Stefano Costa, presidente della provincia del Verbano Cusio Ossola: “Il Parlamento italiano ha recentemente creato la figura del parco transnazionale. Oggi, si mettono e basi per creare, in futuro, un’area tutelata unica, in grado di arrivare a quella della Val Grande”.
ATS/M. Ang.