Una piattaforma operativa pluridisciplinare e interdipartimentale, un nuovo portale online e una linea telefonica per consulenze gratuite: sono questi gli strumenti per prevenire i fenomeni della radicalizzazione e dell’estremismo violento in Ticino, presentati lunedì a Bellinzona dal capo progetto Michela Trisconi e dal consigliere di Stato Norman Gobbi.
“Anche se la Svizzera non è un obiettivo primario dei terroristi, la certezza assoluta che gli attacchi non possano interessare anche il Ticino purtroppo non esiste. Non dobbiamo comunque cedere alla paura come vorrebbero gli autori di simili azioni” ha ricordato il direttore del Dipartimento delle istituzioni.
Il contatto diretto con la popolazione ticinese è fondamentale per poter riconoscere in maniera tempestiva possibili minacce, secondo gli ideatori del progetto. Inoltre, la consulenza telefonica permette ai cittadini di potersi esprimere in maniera confidenziale e trovare risposte a dubbi o interrogativi sul tema della radicalizzazione e dell’estremismo violento in tutte le sue forme.
Contro l'estremismo
Il Quotidiano 05.11.2018, 20:00
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