Ogni anno, la Svizzera apre una settantina di casi per far rimpatriare un minore sottratto da uno dei due genitori. L'età media della vittima è di sei anni, e nella maggior parte dei casi il rapimento è attribuibile alla madre. Questo secondo i dati del 2019 dell'Ufficio federale di giustizia. Dati ben diversi da quelli registrati dall'Associazione internazionale contro la violenza e il rapimento di minori di Vaglio: "Registriamo tra i 200 e i 500 casi all'anno in cui il colpevole è soprattutto il padre" spiega Lily-Viktoria Baur, responsabile dell'associazione.
Il sequestro all'estero da parte di uno dei genitori comincia spesso durante le vacanze e dà il via a una procedura per riportare il bimbo in patria, con i Paesi firmatari della Convenzione dell'Aja del 1980 e della Convenzione europea sull'affidamento, con i quali almeno c'è una possibilità di intervento giuridico.
Con i Paesi senza convenzione si deve invece avviare una procedura a livello privato, ancora più lunga e complicata.