Le reazioni al video virale (e pubblicato martedì dalla RSI) della recluta ticinese presa di mira con sassi e noci a Emmen (canton Lucerna) da un improvvisato "plotone d'esecuzione" non si sono fatte attendere. "La dignità delle reclute dev'essere garantita in ogni momento: quello che è successo è inaccettabile".
17.10.2018: Ondata di sdegno
RSI Info 17.10.2018, 20:10
"Il capo dell'esercito, Philippe Rebord, è rimasto profondamento turbato... anche solo dalla possibilità che all'interno della scuola sia stato messo in atto del mobbing nei confronti dei ticinesi, che sono in assoluta minoranza in una grande scuola", ha raccontato il portavoce, Daniel Reist, mercoledì ai microfoni della RSI (ascolta l'audio allegato), il quale ha aggiunto che intende "parlare alle reclute, incontrare i tre ticinesi e i quadri". Ma non è tutto: il comandante in corpo ha scritto a tutte le scuole reclute chiedendo una verifica interna e maggiore sensibilità al problema.
CSI 18.00 del 17.10.2018 — Le considerazioni di Daniel Reist al microfono di Daniela Giannini
RSI Info 17.10.2018, 19:28
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"Non dovrebbero succedere fatti del genere", ha attaccato Marco Lucchini, avvocato e presidente della società ticinese degli ufficiali sempre ai microfoni della RSI (ascolta l'audio). "La cosa va condannata e analizzata dalla giustizia militare, che deve eliminare queste derive estremamente pericolose, perché colpiscono non tanto la persona, ma sopratutto l'etnia che questa rappresenta. L'esercito è lo specchio della società, ma qui ogni episodio che capita è un episodio di troppo", ha concluso Lucchini.
CSI 18.00 del 17.10.2018 — Il servizio di Daniela Giannini: le reazioni del SISA e della società ticinese ufficiali
RSI Info 17.10.2018, 19:28
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