Ticino e Grigioni

Rientrata la protesta a Chiasso, non il disagio

I giovani afghani che hanno fatto lo sciopero della sete e della fame sono stati trasferiti Oltralpe – La gestione dei molti minorenni non accompagnati è problematica, ammette la SEM

  • 10 ottobre 2022, 20:51
  • 20 novembre, 14:46
02:44

Trasferiti i minorenni afghani in sciopero

SEIDISERA 10.10.2022, 20:35

  • ©Ti-Press/Francesca Agosta
Di: SEIDISERA/Francesca Calcagno 

La protesta inscenata dai giovani richiedenti l’asilo afghani che per alcuni giorni si sono rifiutati di bere e mangiare è terminata, ma la questione che hanno voluto evidenziare con la loro azione sotto gli uffici della SEM di Chiasso non è chiusa. La trentina di ragazzi, fino a questo weekend ospitata al Centro federale Pasture a Balerna e Novazzano, è stata trasferita in altre strutture d’Oltralpe. Almeno in parte, non dovrebbero ritrovarvi le condizioni che li avevano indotti a reclamare pubblicamente diversi miglioramenti alla situazione: dalla riduzione del sovraffollamento alla protezione personale, passando per l’accelerazione delle procedure e lo sviluppo della presa a carico, dell’educazione, dell’assistenza ecc. Una situazione, resa particolarmente pesante dalla presenza nella stessa struttura a Chiasso di afghani di etnie hazara e pashtun che sono in conflitto da secoli.

Numeri da record

Il numero dei richiedenti l'asilo minorenni non accompagnati, che dunque viaggiano senza i propri famigliari, negli ultimi anni è in costante aumento. La Segreteria di Stato della migrazione ha fatto sapere alla RSI che in Svizzera in questo momento ne sono registrati 650 e che si sta "verificando l'età di altre 550 persone che hanno dichiarato di essere minorenni soli". Nel 2019 per sopperire ad alcune lacune nella gestione di questa particolare categoria di migranti (evidenziate da uno studio dell'Università di scienze applicate di Zurigo) la SEM aveva deciso di introdurre la figura dell'educatore socio-pedagogico e di ridurre il numero di minorenni per ogni collaboratore. Una promessa che oggi è difficile da mantenere e questo perché "l'attuale numero di minori non accompagnati, sommati a una forte presenza in generale di richiedenti l'asilo rende più difficile fornire assistenza stretta ai minori non accompagnati - spiega un portavoce della SEM -. Inoltre, il personale di assistenza qualificato (educatori socio-pedagogici) è attualmente difficile da reperire sul mercato del lavoro".

Una categoria vulnerabile

I numeri dunque sono effettivamente importanti, ma il fatto che la SEM ammetta di non riuscire a seguire i minorenni non accompagnati in modo adeguato potrebbe essere un problema. I minorenni che viaggiano soli sono infatti una categoria di migranti particolarmente vulnerabile e tutelata da numerose Convenzioni. Lo ha sottolineato a più riprese negli anni anche l'Alto commissariato ONU per i rifugiati. La situazione in cui si trovano i centri federali d'asilo è nota alla consigliere federale Karin Keller-Sutter titolare del dossier; secondo nostre informazioni anche a Chiasso si attende una sua presa di posizione.

Servono (forse) più docenti

03:25

Intervista a Serena Ragazzi

SEIDISERA 10.10.2022, 20:39

  • RSI

Un elemento centrale della presa a carico dei richiedenti l'asilo minorenni è la scolarizzazione. Dal 2019, dall'entrata in vigore della nuova legge sull'asilo, avviene all'interno dei centri federali. In Ticino della parte didattica si occupa il Dipartimento cantonale dell'educazione con 8 docenti a tempo parziale. Presto però potrebbero non essere più sufficienti. "Nel 2019 siamo partiti con una classe", ha spiegato alla RSI Serena Ragazzi che è aggiunta al direttore della Divisione della scuola, "oggi sono diventate quattro". Tre delle quali composte da minorenni non accompagnati. Le lezioni si tengono in quattro aule: due all'interno del Centro federale di Pasture e due al centro del Verde di Mezzana. Per il momento i docenti riescono a gestire l'aumento degli allievi, anche se ultimamente, per alcuni periodi sono stati composti dei gruppi di giovani che si alternavano nelle lezioni. Il DECS, in collaborazione con la SEM, "vista la tendenza, sta valutando di cercare ancora alcuni docenti aggiungendo una classe".

In Piazza Governo

La situazione del Centro federale d'asilo di Chiasso finirà anche davanti alla sede del Consiglio di Stato ticinese. Mercoledì, 12 ottobre, un presidio solidale con i migranti organizzato dal collettivo R-esistiamo si terrà dalle 19 in Piazza Governo a Bellinzona.

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