Il lavoro interinale, ovvero la manodopera su chiamata, è una risorsa importante che, a determinate condizioni, non deve essere bandita. A sostenerlo è l’associazione di categoria Swissstaffing, che ha inoltrato un ricorso al Consiglio di Stato ticinese, contro la decisione del Legislativo di Chiasso di adottare una clausola restrittiva nei bandi di concorso pubblici della città.
I consiglieri comunali, per contrastare il precariato, hanno adottato una misura che vieta alle ditte vincitrici delle gare d'appalto l’impiego di personale temporaneo di agenzie interinali, salvo casi eccezionali.
Il ricorso è stato inoltrato dall'associazione di categoria e da una mezza dozzina di società affiliate. Nel documento si rilevano tre violazioni della Costituzione federale: l'uguaglianza giuridica, la libertà economica e i limiti dei diritti fondamentali. Non solo, vengono rilevati pure contrasti con la legge federale sul mercato interno e con il concordato intercantonale sugli appalti pubblici.