A Giubiasco, accanto al grande termovalorizzatore, prenderà il via il nuovo progetto dell'Azienda cantonale dei rifiuti e dell'Azienda elettrica ticinese - il primo in canton Ticino - per la produzione di idrogeno.
"L'ubicazione si presta bene da un lato a livello logistico, perché siamo comunque in una posizione centrale e vicino a vari potenziali utilizzatori, basta pensare alla zona industriale di Sant’Antonino e Cadenazzo, dall’altro lato comunque c’è un’importante produzione di energia elettrica che è poi la base per poter produrre idrogeno", spiega ai microfoni della RSI Andrea Fabiano, responsabile progetto per l’Azienda Cantonale dei Rifiuti.
L'obbiettivo principale del progetto è di ridurre le emissioni del traffico pesante alimentato a gasolio, ovvero alimentare 50 camion sull'arco di un anno ed evitare così l'emissione di 3'000 tonnellate di CO2. In futuro poi l'idrogeno sarà sfruttato anche in campo industriale.
In Svizzera la produzione di idrogeno è già realtà nel canton Soletta, dove si sfrutta l'energia idroelettrica. Resta comunque un mercato emergente, ma l'idrogeno è un passo in più verso la diversificazione dell'offerta per quanto riguarda le fonti rinnovabili.
La licenza edilizia del progetto è appena stata ottenuta, bisogna ora affinare i dettagli. La messa in funzione dell'impianto è prevista fra due anni.
Il nuovo accordo della Confederazione per la gestione dei rifiuti
La Confederazione e i gestori degli impianti di trattamento dei rifiuti urbani hanno rinnovato oggi, mercoledì, l'accordo volto a ridurre le emissioni del settore. L'intesa prevede un impegno a mettere in servizio entro il 2030 degli impianti di separazione, stoccaggio e utilizzo del CO2.