In Engadina colate detritiche e cadute di massi sono sinonimo di disagi e di apprensione: è infatti stata un'estate complicata sulla la strada tra Maloja e Sils. In vista dell'inverno si temono invece le slavine. Una tratta quindi in cerca di sicurezza, ma per una soluzione ci vorrà molto tempo.
Quattro anni fa il governo grigionese ha presentato un progetto per costruire un tunnel lungo circa due chilometri: una galleria da 200 milioni di franchi, la più costosa della storia del Cantone, per proteggere gli automobilisti da frane e slavine. Ma istituzioni, associazioni di categoria e ambientalisti hanno proposto dei miglioramenti.
“La situazione è cambiata – spiega alla RSI la direttrice del Dipartimento infrastrutture retico Carmelia Maissen – perché il progetto generale è stato modificato sulla base dei pareri delle parti interessate nella regione: la galleria è stata prolungata per 600 metri”.
E oltre al tunnel si allungano i tempi e crescono anche i costi: “Adesso siamo arrivati a 280 milioni di franchi e, essendo un progetto modificato, il Governo deve prendere una nuova decisione”. Decisione sul progetto generale che, come scritto, è attesa solo per il prossimo anno: “Dopodiché ci sarà la procedura di inserimento nel piano direttore e la pubblicazione del progetto con il rapporto sull’impatto ambientale. Fatto questo, nelle migliori delle ipotesi, potremo poi iniziare i lavori nel 2033 e il tempo di costruzione è di circa 8/10 anni” aggiunge Maissen.
Bisognerà quindi aspettare almeno fino al 2041, ovvero 22 anni dopo l’annuncio della realizzazione. Comunque a Coira non sembrano esserci dubbi sull'importanza di quest'opera, “anche perché conosciamo bene la situazione della zona”, conclude Maissen.
Nel frattempo radar, palizzate e antenne per il brillamento delle valanghe riducono i rischi, senza però garantire l'apertura permanente della strada. Per vedere la luce in fondo al tunnel ci vorrà ancora tanta pazienza.
Al lavoro per più sicurezza stradale sul Maloja
Il Quotidiano 31.10.2022, 19:00