Sul fronte ticinese l’ipotesi di una riapertura delle frontiere italiane è una sorpresa solo in parte. Il presidente del Governo, Norman Gobbi, è preoccupato per le conseguenze che questa apertura potrebbe avere sulla situazione epidemiologica nel cantone.
“La situazione non è chiara. Non abbiamo ancora il testo definitivo del decreto. E dovremo capire quale tipo di misure mantenere al confine. Perché in Italia la situazione si sta calmando, ma è ancora molto più calda rispetto a quella di Svizzera, Austria o Germania”, dice ai microfoni della RSI.
RG 12.30 del 16.05.2020 Il servizio di Amanda Pfaender
RSI Info 16.05.2020, 14:53
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La Svizzera, che sabato ha aumentato gli allentamenti con Germania e Austria e che prevede l'apertura totale delle frontiere anche con la Francia il 15 giugno prossimo, ha fatto sapere che saranno necessari nuovi colloqui bilaterali. “Conosciamo bene la difficoltà a ricostruire i contatti in caso di nuovi contagi e questo evidentemente ci preoccupa”, aggiunge.
Per l'Italia non si tratta ancora di un provvedimento definitivo, perché manca ancora l'approvazione ufficiale del Decreto della presidenza del Consiglio, a cui spetta illustrare tutti i dettagli, specificando ad esempio se l'apertura del 3 giugno varrà solo per stati UE, se comprenderà i Paesi Schengen o se si intende aprire a nazioni anche fuori dall'Europa.
Frontiera italiana, riapertura critica
Il Quotidiano 16.05.2020, 21:00