Ticino e Grigioni

Test di massa, mancano i kit

Le aziende, da lunedì, potrebbero testare i propri dipendenti, ma il Cantone non è ancora pronto

  • 14 marzo 2021, 19:50
  • 22 novembre, 17:25
La Confederazione si assumerà i costi dei test rapidi effettuati nelle strutture riconosciute

La Confederazione si assumerà i costi dei test rapidi effettuati nelle strutture riconosciute

  • ti press
Di: CSI/M. Ang. 

La Confederazione, a partire da domani (lunedì), si assumerà i costi dei test rapidi effettuati nelle strutture riconosciute anche per le persone che non presentano sintomi. Alle imprese e alle scuole sarà inoltre consentito effettuare test di massa. La nuova strategia federale sui test è stata confermata venerdì dal ministro dell'Interno, Alain Berset.

A partire da domani, dunque, anche in Ticino, chi lo desidera, potrebbe farsi testare gratuitamente. Per quanto riguarda i controlli regolari nelle scuole e nelle aziende che si annunciano, l'interesse è alto. Il problema - come spiega il direttore della camera di commercio ticinese, Luca Albertoni, è che non si sa come procedere. "In generale tutto il sistema è ancora un po' teorico: alcuni test non sono ancora stati omologati, bisogna capire dove si possono comprare, quanti ce ne sono a disposizione perché, se si pensa che, per ottenere i vantaggi sulla riduzione delle quarantene, bisogna testare ogni settimana, il numero di test diventa importante e ad oggi non sappiamo quanti ce ne siano veramente a disposizione", spiega Albertoni.

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CSI 18.00 del 14.03.21 L'intervista a Luca Albertoni, direttore della camera di commercio ticinese

RSI Info 14.03.2021, 19:13

I rappresentanti dell'economia ticinese e nazionale si sono quindi rivolti al Governo cantonale e a quello federale. Dal canto suo l'associazione mantello Economisuisse sottolinea l'importanza dello sforzo dei Cantoni, che devono creare le basi logistiche per effettuare vasti test di massa presso le aziende

La situazione in Canton Ticino

Per quanto riguarda le scuole, il DECS procede con la strategia attuale: si testa su larga scala solo in caso di sospetto focolaio. In merito invece agli appelli dell'economia, la RSI ha interpellato il presidente del Governo, Norman Gobbi. "I tamponi di massa non sono disponibili. Questo è un elemento centrale di tutto il sistema, proprio perché si annuncia la capacità di rimborsare, ma la disponibilità di materiali in questo momento non è garantita. Credo che sia importante capire come la strategia dalla Confederazione sia orientata soprattutto per il test di massa, verso il momento delle riaperture e non tanto come un desiderio momentaneo. Quindi da domani c'è la base legale, ma l'operatività non può essere garantita per la mancanza dei kit", spiega Gobbi.

Il canton Grigioni, però, per esempio, ha invece già allestito un'organizzazione che permette alle aziende di annunciarsi online e di ottenere poi i kit.Come mai il Ticino non si è mosso in questa direzione?

"La decisione finale del Consiglio federale sull'attivare questa strategia del tampone è arrivata venerdì. Quello che per noi è importante è intervenire laddove necessario, quindi evidentemente non si può comandare dall'oggi al domani tutto il sistema. Fino ad oggi comunque il Canton Ticino è già intervenuto con test di massa quando c'erano focolai e se guardiamo anche i risultati sui 700 testati nel mini focolaio del liceo di Lugano, i risultati positivi erano una manciata. Quindi significa che l'efficacia di questo sistema non è proprio così come magari qualcuno si può immaginare. Non deve essere nemmeno un passaporto di libero passaggio, proprio perché la prudenza, come richiamato da tutte le autorità, sanitarie in primis, è ancora la miglior regola", dice Gobbi.

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CSI 18.00 del 14.03.21 L'intervista a Norman Gobbi, presidente del Governo

RSI Info 14.03.2021, 19:17

In sostanza, quindi, da domani, in Ticino, non ci sarà una rivoluzione in fatto di test. Si è detto poi che, chiunque lo desideri, potrà farsi testare gratuitamente nelle strutture abilitate. L'Ufficio federale della sanità pubblica ha ribadito alla RSI oggi che, da domani, anche le persone senza sintomi potranno fare un test rapido alla settimana, in farmacia, e che questo sarà a carico della Confederazione.

Infine domani scade anche il termine della Consultazione promossa da Berna fra i Cantoni, sui possibili allentamenti delle misure restrittive. Sappiamo che già venerdì Norman Gobbi aveva espresso perplessità in merito. Cosa risponderà il Ticino a Berna non è dato sapere. Il presidente del Governo cantonale, infatti, non vuole anticiparne i contenuti. La decisione del Consiglio federale è attesa per venerdì prossimo.

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Test di massa, mancano le forniture

Il Quotidiano 14.03.2021, 20:00

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