Un tassello importante della "città-Ticino": la Lugano del 2030 è un luogo dove innovazione, tecnologia e cultura saranno assi di sviluppo altrettanto centrali di quanto lo siano state in passato le banche. All'Università della Svizzera italiana oggi, sabato, una giornata di studio ha incrociato i punti di vista del mondo finanziario, accademico e politico per riflettere sul futuro della città.
"Il 2030 è vicinissimo e le opere che adesso non sono ancora in progettazione non ci saranno prima del 2030: purtroppo questa è la lentezza delle infrastrutture e delle nostre procedure. Ci consola il fatto che nell'immateriale, nella ricerca, nell'innovazione, si può andare più in fretta. Il Ticino ha le sue carte da giocare, a condizione di giocarle insieme", ha dichiarato a margine dell'evento il municipale di Lugano, Filippo Lombardi.
Fare rete, infatti, è una condizione essenziale. "Non dobbiamo dimenticare che l'obiettivo è avere un posto attrattivo per i cittadini, gli imprenditori e chi vuol venire", afferma il professore dell'USI Luca Gambardella, prorettore all'innovazione e alle relazioni aziendali. Nella sua visione, c'è il digitale ma usato come mezzo e non come fine. Al centro ci sono l'uomo e la qualità di vita. Compresi gli studenti, con una città che diventa viva e attrattiva anche per loro. "Qui non c'è ancora il movimento di studenti delle altre città universitarie, ma l'obiettivo è quello", osserva Gambardella.
Secondo Lombardi, "Lugano deve imparare a essere soprattutto città, poi anche città universitaria. Ma Lugano deve ancora digerire le sue aggregazioni e poi deve riuscire a farsi amare dal resto del cantone perché è bello essere locomotiva, ma se gli altri non lo capiscono non si va da nessuna parte".
L'idea di Lugano città universitaria trova concorde anche il consigliere di Stato Christian Vitta: "Questo rientra in una traiettoria di sviluppo. Abbiamo anche sentito la necessità per Lugano di indirizzarsi verso il futuro. La piazza finanziaria si è trasformata, e poi ci sono degli ambiti innovativi legati soprattutto alle nuove tecnologie".
Lugano orizzonte 2030
Il Quotidiano 02.10.2021, 21:00