Viggiano è famosa per la sua tradizione musicale legata all’arpa popolare. Già a partire dalla fine del Settecento, molti musicisti di questo piccolo paese della Basilicata, viaggiarono in tutto il mondo in cerca di fortuna, portando con sé la propria arpa portatile, facilmente trasportabile, che avevano imparato a suonare da bambini.
Si parla di questo particolare strumento musicale, ovvero l’arpa diatonica, tramandata oralmente, fino ai primi decenni del 1900; documentabile comunque nelle fonti iconografiche. Tra cui anche delle antiche statuette presenti nei presepi napoletani del XVIII secolo. Questo tipo di arpa è raffigurato anche nelle stampe e nei disegni risalenti alla fine del ‘700 e agli inizi dell’800. L’arpa viggianese, a differenza dell’arpa classica usata nelle orchestre sinfoniche, si differenzia per essere più piccola e per non avere pedali.
Per parlare di questo strumento e di questa tradizione, abbiamo invitato a Grand Bazaar Nicola Scaldaferri, etnomusicologo dell’Università di Milano, dove dirige il LEAV, il laboratorio di Etnomusicologia e Antropologia Visuale, esperto di tradizione della Basilicata.
La Sordulina ed altri strumenti in Val Sarmento
Grand Bazaar 12.09.2024, 15:35
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