Tinariwen
La Recensione

Tinariwen

Cantano l’orgoglio, la sofferenza e la resistenza delle comunità indigene

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  • 27.09.2024
  • 23 min
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Di: Giordano Montecchi  

Saharawi, Rohingya, Uiguri, Hazara, Curdi, Touareg, Rom... Nel mondo, le minoranze o le comunità indigene perseguitate, oppresse o discriminate nei modi più diversi, dal genocidio alla privazione dei diritti, formano un elenco terribilmente più lungo. Basterebbe avventurarsi nel sito della Gesellschaft für bedrohte Völker, la Ong internazione con sede a Göttingen. Da secoli, tragedie del genere, all’origine di infiniti sradicamenti o diaspore, hanno talvolta prodotto frutti musicali di valore inestimabile. Basti solo pensare al flamenco o alla musica afroamericana.

Fra le tante musiche che oggi, forse più che mai, circolano nel mondo e cantano l’orgoglio, la sofferenza, la resistenza di queste comunità, la musica dei Touareg occupa un posto particolare e riscuote un seguito crescente. Si tratta soprattutto di gruppi che hanno trovato proprio nella musica e negli strumenti della tradizione afroamericana gli elementi ideali per raccontare la loro odissea attuale. Tinariwen, un ensemble formatosi a cavallo fra gli anni Settanta e Ottanta del secolo scorso, sono i capostipiti e gli alfieri di questa produzione musicalmente e poeticamente affascinante e lancinante insieme. Li abbiamo ascoltati al Teatro Valli di Reggio Emilia unica data italiana di una tournée europea, nel concerto inaugurale del Barezzi Festival.

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