Che ruolo ha avuto ed ha la musica nei riti degli sciamani? Perché le percussioni erano considerate sacre? Come faceva e fa la musica a curare? La figura dello sciamano è antichissima ed è stata presente in tutte le culture del mondo. Nell'Occidente industrializzato è stata cancellata in favore di un’ottica più "razionale" e scientifica, ma in altre parti del mondo è ancora viva e fortemente radicata nella comunità.
La dimensione ritmica e vocale dei rituali degli sciamani esiste da tempo immemorabile ed è stata messa in relazione sia con i ritmi della natura sia con un processo di riarticolazione magica degli stessi. Il tamburo in particolare viene associato alla terra, alla luna, alla fertilità, alla pioggia e al tuono. All'interno del rituale sciamanico, il suono può anche avere potere curativo, purificatorio e catartico. Come leggere queste pratiche ai giorni nostri? Prendendo spunto dall’iniziativa del batterista ticinese Ivano Torre che, nello spazio da lui gestito del Teatro di Banco organizza serate di Tamburo sciamanico, tentiamo di allargare la visuale sul rapporto fra musica e ritualità.
Patricia Barbetti e Giovanni Conti ne parlano con Ivano Torre e con Antonello Colimberti, giornalista RAI, direttore e presidente della rivista “Altrove”, che a questi argomenti ha dedicato molta attenzione e varie pubblicazioni.
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