Un anno fa Vladimir Putin ordinava l’invasione dell’Ucraina, allo scopo di insediare con una guerra-lampo un Esecutivo filo-russo a Kiev. Un piano che si è dovuto confrontare da subito con la resistenza dell’esercito e del popolo ucraini e che ha aperto una guerra che dura ormai da 12 mesi, senza che se ne possa intravvedere una conclusione o perlomeno una tregua.
Un conflitto che ha rimescolato le carte degli equilibri internazionali. La NATO e con lei gli Stati Uniti dettano i ritmi delle operazioni a sostegno dell’esercito ucraino, con i paesi europei che seguono più o meno compatti.
Anche se questa guerra rischia di aprire una spaccatura interna all’UE, con i paesi dell’Est favorevoli a una sconfitta totale della Russia. Mentre il nucleo storico dell’Unione europea lascia capire di essere pronto a soluzioni meno rigide.
Tutto questo mentre Mosca cerca alleanze con chi, grazie a questa guerra, intravvede la possibilità di intaccare il potere degli Stati Uniti a livello internazionale. La Russia lo fa in primo luogo con la Cina, intenzionata, a quanto pare, a presentare un proprio piano di pace per porre fine alle ostilità. E qui Pechino dice di essere pronta a “mediare con obiettività per una pace giusta”. Al momento però a parlare sono ancora e sempre le armi, in un conflitto che potrebbe continuare ancora a lungo.
Come dunque questa guerra ha cambiato il mondo e le relazioni tra le grandi potenze? Questo l’interrogativo principale, in una puntata con:
MARA MORINI - professoressa di scienze politiche all’Università di Genova, specialista di Russia e autrice del volume: “La Russia di Puntin”
FEDERICO ROMERO - professore di Storia degli Stati Uniti all’Università di Firenze
E per parlare di come questa guerra ha modificato la politica estera svizzera con noi anche
SACHA ZALA - professore di storia svizzera all’università di Berna
Modem su Rete Uno alle 08:30, in replica su Rete Due alle 18:30. Ci trovate anche sul Podcast e sulle app RSINews e RSIPlay
Scopri la serie
https://www.rsi.ch/s/703681