Sono mancati solo quattro secondi a Luca Tavasci per andare a prendersi la semifinale nella gara di sprint di fondo, categoria standing, alle Paralimpiadi di Pechino. "Comunque non posso che sentirmi soddisfatto di quanto fatto - ci spiega lui stesso al termine della gara di qualificazione, che l'ha visto chiudere al 16o posto - I materiali sono andati alla grande, la pista andava bene nonostante le alte temperature e io ho dato il massimo che potevo".
Di più non so cosa avrei potuto fare
Luca Tavasci
Il 28enne grigionese è stato anche stavolta confrontato con una concorrenza oggettivamente più preparata per eventi di questo livello: "Quasi tutti gli atleti che mi stanno davanti sono professionisti e in queste situazioni la differenza emerge in modo evidente - continua il rossocrociato, ingegnere di professione - Io lavorando al 50% faccio molta più fatica nella preparazione e poi tutto diventa più complicato". Oltre a ciò è emersa ancora in modo prorompente la potenza della squadra cinese, che ha piazzato in semifinale ben tre atleti. "Me l'aspettavo - ha però spiegato Tavasci - Sapevo che la squadra cinese era molto forte e estremamente professionale".
Archiviate le prime due gare (lunga distanza e sprint) di questa Paralimpiade, Luca Tavasci stila il suo primo bilancio: "Confermo la mia soddisfazione, ho fatto davvero tutto quello che potevo - ha detto - Sabato c'è la gara sulla media distanza, che non è proprio la mia preferita, e vedremo cosa succederà. Anche se non credo che il sogno di un diploma possa davvero essere realizzabile".