Thomas Pfyl ad un passo dal bronzo in slalom

Dall'inviato a Pechino Marcello Ierace

L'avventura rossocrociata alle Paralimpiadi di Pechino si è conclusa con un'altra medaglia solo sfiorata per la Svizzera. Stavolta ad andarci vicino è stato Thomas Pfyl, che ha chiuso con un bellissimo, quanto amaro, quarto posto la gara di slalom nella categoria standing, ultima prova di sci alpino del programma dei Giochi. Sesto dopo la prima discesa, il 35enne svittese (che, come Théo Gmür, è affetto da emiplegia alla parte destra del corpo) ha proposto un'ottima seconda manche gestendo alla grande l'impegnativo muro finale. Una prestazione che non è però bastata all'elvetico per coronare il sogno di medaglia. Il terzetto salito sul podio - il francese Arthur Bauchet, il cinese Jingyi Liang e il neozelandese Adam Hall - hanno infatti chiuso con notevole distacco rispetto al nostro rappresentante, che negli scorsi giorni ha pure dovuto confrontarsi con un fastidioso mal di schiena. Niente da fare per Robin Cuche, ottavo dopo la prima manche, ma che non è riuscito a completare la seconda prova. Non è invece partito Théo Gmür, non particolarmente a proprio agio tra i paletti stretti.

Nella categoria sitting Murat Pelit, nella sua ultima gara in carriera, è uscito di pista già nella prima manche, esattamente nel punto in cui già aveva avuto parecchi problemi nella combinata. Pascal Christen ha chiuso 14o, piuttosto lontano dal consueto dominatore della scena, il norvegese Jesper Pedersen, il quale si è preso la quinta medaglia a Pechino (4 ori e 1 argento!). Da segnalare, nella categoria Vision Impaired, anche l'ennesimo trionfo dell'italiano Giacomo Bertagnolli, che, vincendo oggi, si è messo al collo la sua quarta medaglia a questa rassegna dopo l'oro in supercombinata e gli argenti in gigante e super G. E fanno otto con le quattro già conquistate nel 2018 a PyeongChang: un fenomeno.