"Una scelta coraggiosa" per il ministro Dario Franceschini, addirittura "un miracolo" per Cate Blanchett che presiede la giuria: è la 77ma edizione della Mostra del cinema di Venezia, che si è aperta ufficialmente questa sera, mercoledì. Presenti, fra i VIP, anche gli attori Matt Dillon, Ludivine Sagnier e Tilda Swinton, i primi due anche loro in giuria, destinataria di un leone d'oro per l'insieme della sua carriera la terza.
Tilda Swinton, leone d'oro alla carriera
"È un piacere essere qui, negli ultimi mesi ho parlato solo con polli e maiali", ha scherzato la Blanchett in conferenza stampa. La manifestazione del Lido è il primo grande festival a tenersi "in presenza" dallo scoppio della pandemia. L'australiana ha rivolto un plauso agli autori che hanno "completato le loro opere in condizioni difficili".
"Ne abbiamo abbastanza dello streaming, ci manca l'esperienza in sala", aveva invece dichiarato la vigilia il direttore Alberto Barbera. Le misure sanitarie, però, non sono certo assenti, a cominciare dal muro grigio che ostruisce la vista del tappeto rosso, per evitare gli assembramenti. Tutti gli accessi sono sorvegliati da telecamere termiche, chi ha la febbre non entra, alle proiezioni sarà occupata solo una poltrona su due e la mascherina sarà d'obbligo.
In competizione ci sono 18 film di cui 8 realizzati da registe, dopo l'apertura con, fuori concorso, "Lacci" dell'italiano Daniele Luchetti. In lizza per succedere a "The Joker" di Todd Philipps, premiato un anno fa, ci sono anche nomi noti come quelli di Amos Gitai e Kiyoshi Kurosawa. La Cineteca svizzera sarà agli onori con la coproduzione italo-elvetica "Guerra e pace" di Martina Parenti e Massimo D'Anolfi, documentario nella sezione "orizzonti" girato in quattro luoghi fra cui la sede dell'istituzione a Penthaz, nel canton Vaud. Rossocrociato anche "Das Neue Evangelium" di Milo Rau nelle "giornate degli autori".
Festival di Venezia, edizione atipica
Telegiornale 02.09.2020, 22:00