La strada è tra i romanzi distopici più noti degli ultimi anni, quello che inquadra è uno scenario apocalittico, probabilmente post-atomico. Ad animarlo sono due figure archetipiche: un uomo e un bambino; viaggiano lungo questa incredibile strada che attraversa la devastazione naturale ma soprattutto civile, perché l’uomo, ormai, si è realizzato lupo per il proprio simile.
Un uomo si sveglia nel pieno della notte da un sogno di caverne e mostri. Allunga la mano per sentire il respiro del bambino che gli dorme accanto. Il petto si muove regolare, su e giù, come se nulla fosse stato, come se il bambino fosse nel suo letto, nella stanzetta azzurra, la madre ancora viva. Invece si trovano nel bosco, accampati come due fuggiaschi in pericolo.
L’uomo aspetta che la luce del sole fenda quel poco la coltre grigia delle nubi di polvere. La strada che scruta ha il sapore di ciò che è rimasto dopo che il mondo è esploso e non ha più direzione. Perché la bomba, per prima cosa, deforma.
Cormac McCarthy ci racconta, in un libro scritto con la semplicità dei miti antichi, la peregrinazione di un adulto che si carica il male sulle spalle per portare al sicuro ciò che di prezioso c’è nella vita di questo bambino, incredibilmente incontaminato.
Lo vuole guidare a sud, lontano da un inverno che non è solo freddo, lontano miglia e miglia da una brutalità che non si misura in metri o in secondi, e che è ferocia invasiva. L’uomo la vede, la sente crescere intorno e dentro di sé. Perché la bomba non spazza via solo i campi, gli animali, i negozi di alimentari. Il suo effetto massimo si scoperchia all’apertura di una botola; quando impilati come conserve vengono fuori le urla di donne e uomini, allevati in una cantina per essere mangiati.
E allora questo innocente è davvero un miracolo, il figlio di tutti, perché in una realtà in cui il terrore si incrosta addosso alle persone, lui è il solo che mantiene l’istinto pietoso di allungare una mano verso la sofferenza.
Dalla bomba, insomma, non si torna indietro, e tuttavia la gentilezza, sembra ancora la scintilla che fa detonare la speranza.
La strada di McCarthy
RSI Cultura 04.10.2023, 21:55