La complessità in letteratura non è mai intelligenza ma confusione mentale. Scrivere semplice è la cosa più difficile in assoluto. Tolstòj scriveva semplice. Dostoevskij scriveva semplice. Dickens scriveva semplice. I classici sono tutti scritti semplicemente. Ma per arrivare a quella semplicità c’è un lavoro pazzesco da fare, perché devi togliere tutto il tuo ego, tutto quello che vorresti dire tu. Devi fare una pulizia totale e arrivare all’essenza
Così Susanna Tamaro, intervistata da Paolo Rodari per la RSI all’intero di Turné. Il suo “Va‘ dove ti porta il cuore” è stato un succeso internazionale. Eppure c’è chi l’ha criticata di scrivere troppo semplice.
Ma, dice: “Scrivo a mano da tanti anni. Scrivo così come si legge. Non faccio nessuna modifica, perché tolgo già prima nella mia testa. Il lavoro è prima nella testa”.