Territorio e tradizioni

Un picnic panoramico e amico dell’ambiente al Parco San Michele

Gustose ricette biologiche e "zero spreco” da gustare con vista sul golfo di Lugano

  • 9 maggio 2023, 09:34
Cover picnic San Michele

Picnic al Parco San Michele

  • ©Alessia Rauseo
Di: Patrizia Rennis 

I fine settimana, i piccoli ponti di festa e, finalmente, la bella stagione hanno spinto la redazione di RSI Food all’idea di andare alla "ri-scoperta" di angoli della Svizzera italiana con una storia importante ed evocativa, accompagnati da ciceroni d'eccezione attivi nel mondo agroalimentare locale, per condividere un picnic all’aria aperta. Tante idee e ricette per un pranzo o un aperitivo immersi nella natura, ma anche tante storie di persone, di sogni e visioni, che si intrecciano a quelle del territorio in cui viviamo. Il “picnic”, insomma, diventa un momento conviviale per chiacchiere che sanno di cibo, semplicità e tanta condivisione.

Nel luganese, allontanandosi anche di pochissimo dal centro urbano, ci sono davvero molti luoghi incantevoli dove è possibile allestire, e gustare, un bel picnic circondati dalla natura: dai famosissimi parchi come il Ciani e il Tassino, alle cime del Brè, del Tamaro o della collina del San Bernardo, fino ai prati di Figino o Morcote.
Per la seconda tappa delle nostre proposte di picnic sul territorio (qui trovi la prima tappa sul Monte Verità), abbiamo scelto uno dei punti più panoramici di Lugano: il Parco San Michele.

Un angolo perfetto per un picnic al calar del sole

Situato nel quartiere di Castagnola, ai piedi del Monte Brè, il Parco San Michele gode di una posizione privilegiata con una vista panoramica unica sul golfo di Lugano.
Il San Michele si può raggiungere in pochi minuti dal centro città di Lugano con i mezzi di trasporto pubblici (la fermata del bus più vicina è "Castagnola, S. Michele") o in auto (nel posteggio adiacente che permette la sosta fino a 4 ore). Per chi volesse fare un po’ di movimento è possibile raggiungere il parco anche a piedi, con una bella passeggiata partendo dalla zona di Cassarate. Il parco si estende per ben 12’000 mq ed è costeggiato da un sentiero.
Una volta arrivati a destinazione, percorrendo una scalinata, ci si immerge in una ricca vegetazione, con glicini, oleandri, querce, olmi, carpini, frassini e allori.
Sparsi nel parco si possono ammirare l’omonima cappella, il rustico e alcune sculture di pietra.
Salita una breve scalinata, dietro alla piccola cappella, si arriva allo spiazzo panoramico del parco, da cui si può osservare tutta la città con il suo golfo: dal lido di Lugano fino al Monte San Salvatore. In lontananza si vedono le cime della catena alpina e sulla sinistra l'occhio può spaziare da Melide, Campione e Bissone fino alla pianura lombarda.
Il San Michele è un punto d’eccezione per guardare il tramonto, al calare del sole il panorama si trasforma in uno spettacolo di colori.
Nella terrazza del parco si trovano una fontana, alcune panchine e un tavolo in pietra dove potersi accomodare, ma per allestire il vostro picnic potete portarvi una bella coperta da stendere sul prato, come abbiamo fatto noi.

Picnic San Michele

Il nostro picnic con vista

  • ©Alessia Rauseo

Per un picnic amico dell’ambiente e in chiave zero spreco: la parola agli amici di testedirapa

Per un picnic a contatto con la natura volevamo proporvi delle pietanze che fossero rispettose dell’ambiente: bio, a km 0 e con il minimo scarto alimentare. Per farci aiutare in questo intento, abbiamo chiesto consiglio agli amici di Afioridigusto biobistrot. Wanda, Marinella e Marco nel loro bistrot cucinano da sempre con materie prime biologiche e stagionali e dal 2021 hanno deciso di avvicinarsi ancora di più al loro ideale di sostenibilità con il progetto testedirapa ZERO WASTE BIO: un progetto innovativo di upcycling culinarioupcycling è un concetto che va oltre il semplice “riciclo” perché si basa sul riutilizzo degli scarti per la creazione di un prodotto di maggiore qualità - che li vede impegnati, con tutta la loro creatività, nell’uso di vegetali biologici perfetti per il consumo ma esclusi dal commercio perché eccedenti o per forma o dimensioni fuori calibro.

«Il progetto testedirapa ZERO WASTE BIO è nato durante le chiusure causate dal Covid – spiega Wanda Ribolzi –, in quel periodo decidemmo di continuare a lavorare ma come servizio di cibo da asporto dato che i locali erano chiusi. Un giorno, uno dei nostri principali fornitori di verdura e prodotti bio ci contattò chiedendoci se fossimo interessati ad acquistare qualche chilo di broccoli che loro, a causa delle chiusure, non riuscivano a vendere... ci arrivarono circa 75 chili di broccoli, subito ci "mettemmo sotto” e li trasformammo in sottaceti! Da quel giorno iniziò la nostra avventura testedirapa ZERO WASTE BIO. Attualmente siamo orgogliosi di poter dire che abbiamo recuperato circa 26 tonnellate tra vegetali, farine, formaggi, semi, oli e molto altro ancora!»

Come spesso accade, un periodo difficile come quello della pandemia ha fatto nascere una bella idea, dallo scopo nobile e dal nome simpatico del quale chiediamo l’origine a Wanda: «l’ispirazione è arrivata quando un giorno abbiamo ricevuto una marea di rape. Il nome teste di rapa faceva proprio per noi, visto che amiamo scherzare ma siamo anche testardi».
Wanda ci mostra alcuni degli ortaggi che hanno ricevuto al bistrot nella mattinata: è da qui che partono le idee per la creazione delle loro ricette.

Verdure

Alcuni degli ortaggi ricevuti al bistrot in mattinata

  • ©Alessia Rauseo

«Per il vostro picnic abbiamo pensato a un’insalata di grano saraceno e verdure che si presta perfettamente a essere trasportata comodamente e condita con moltissime verdure». Gli amici di Afiordigusto hanno attinto dal loro “bottino” di ortaggi giornaliero arricchendo l’insalata con colori e sapori deliziosi, «del ramolaccio abbiamo usato anche le foglie: non tutti lo sanno, ma hanno un sapore buonissimo che ricorda quello delle cime di rapa». Nell’insalata troviamo anche rucola, ravanelli – anche di questi si possono mangiare le foglie –, fave e piselli (i cui baccelli hanno creato una gustosa salsa); poi un tocco di dolcezza dato da tocchetti di pere, queste in particolare escluse dal commercio perché leggermente segnate. La coloratissima insalata di grano saraceno viene chiusa in un vasetto ed è pronta per essere gustata anche all’aria aperta.

saraceno e verdure

Insalata di saraceno e verdure

  • ©Alessia Rauseo

Il cesto degli ortaggi del giorno ispira anche la seconda pietanza del nostro picnic: una delicata crema di sedano rapa. «Anche questo sedano rapa non poteva essere messo in vendita perché leggermente deteriorato in un punto – ci spiega Wanda – è perfetto però per essere la base di una crema guarnita con un “pesto” speciale a base di barbe di finocchio e germogli di cipolla».
Per questo picnic non si butta via nulla, soprattutto il pane! Nel nostro caso della focaccia avanzata è stata tagliata a fettine e tostata in forno, per diventare il perfetto accompagnamento croccante alla crema. Anche questa finisce in un vasetto di vetro ed entra nella nostra cesta da picnic!

crema di sedano rapa

Crema di sedano rapa

  • ©Alessia Rauseo

Per finire in bellezza, non poteva mancare anche una proposta dolce: un paio di mele leggermente bacate, una manciata di mandorle e un resto di farina di farro si trasformano in un delizioso crumble di mele.

crumble di mele

Crumble di mele

  • ©Alessia Rauseo

Per dissetarci il nostro piano era attingere acqua fresca dalla fontana del parco, ma gli amici di Afiordigusto ci viziano con una bevanda allo zenzero e menta. Una volta presi anche il dolce e la bibita siamo pronti per andarci a gustare tutto al Parco San Michele!

bevanda zenzero menta

Bevanda zenzero e menta

  • ©Alessia Rauseo

Salutiamo il team del bistrot e Wanda ci congeda con un ricordo d’infanzia: «io e mia sorella quando eravamo piccole frequentavamo l'asilo estivo che era proprio presso il Parco San Michele. Ci siamo divertite un sacco e ancora oggi quella zona ci piace tantissimo, c’è una vista mozzafiato e una bellissima energia, quando possiamo ci torniamo anche noi».

Non resta che andare!

Fonti:
ticino.ch

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