Quasi tutti, al giorno d’oggi, possiedono un microonde, spesso viene usato per riscaldare, a volte per scongelare. Nonostante sia un elettrodomestico comune, per molti ancora incute un certo “timore”: c’è chi teme possibili rischi per la salute o chi non sa bene come usarlo.
Non solo per riscaldare
Il microonde viene usato soprattutto per riscaldare gli avanzi, ma in realtà con questo elettrodomestico non si limita solo a questa funzione. Nel microonde, infatti, è possibile anche cucinare gli alimenti, quelli moderni, poi, sono spesso dotati anche di grill interno o altre funzioni ampliando le possibilità di cottura.
Come funziona: il forno a microonde contiene una parte, chiamata magnetron, che produce delle microonde che fanno vibrare le molecole d’acqua contenute nei cibi. La vibrazione dell’acqua si propaga alle molecole vicine così il cibo si scalda, o cuoce, anche molto rapidamente.
«I cibi conservati possono sviluppare una carica microbica anche notevole. Per questo quando riscaldiamo degli avanzi in microonde - o con altre tecniche di riscaldamento - non dobbiamo accontentarci di intiepidirli, ma portarli almeno a 75°. Questo ci permette di sanificarli.» spiega il tecnologo alimentare ed esperto in nutrizione Giorgio Donegani.
Quando si vuole cucinare con il forno a microonde bisogna fare un po’ di pratica. Questo perché il calore si sviluppa negli alimenti in modo diverso da quello che siamo abituati a considerare. A differenza dei metodi di cottura tradizionali, che riscaldano il cibo dall’esterno verso l’interno, il microonde riscalda direttamente le molecole d’acqua all’interno degli alimenti. Un altro fattore da tenere in considerazione è che nella camera del microonde ci sono dei punti in cui le onde si concentrano particolarmente e altri no. Infatti serve il piatto girevole per garantire una cottura omogenea.
Cosa va nel microonde e cosa no
Agendo sulle molecole d’acqua, gli alimenti più adatti per la cottura al microonde sono quelli che ne sono ricchi come le verdure, ma anche la carne e il pesce. In generale, più contengono acqua più sarà controllabile la cottura.
Per quanto riguarda i contenitori, nel microonde non va inserito nessun tipo di metallo, come per esempio, la carta in alluminio. I metalli, infatti schermano le microonde e possono sviluppare dei campi elettrici che possono riscaldarsi fino a formare delle scintille. Se si usa della plastica bisogna verificare che sia adatta ad essere usata al microonde ricercando il simbolo. Anche il vetro o le tazze in ceramica possono contenere delle particelle in metallo, sarebbe quindi meglio se fossero adatte a questo tipo di uso.
Gli alimenti che hanno una pelle o una buccia, come patate o pomodori, dovrebbero essere bucherellati prima della cottura per evitare che scoppino. Le uova con guscio non possono assolutamente essere cucinate nel microonde. Gli alimenti che richiedono una cottura uniforme come arrosti o grandi pezzi di carne, sono più adatti a un tipo di cottura tradizionale.
Il forno può essere pericoloso?
Le microonde non sono radiazioni ionizzanti, non esistono evidenze scientifiche che evidenzino l’uso del microonde o il consumo del cibo cotto in microonde come nocivi per la salute. Inoltre, riuscendo a ridurre i tempi di cottura e usando una minima quantità di acqua la cottura al microonde può essere considerata salutare perché aiuta a preservare i nutrienti negli alimenti.
Microonde
La pulce in cucina 28.01.2023, 12:00
Contenuto audio