Curiosità e trend

Il St. Moritz Gourmet Festival ha festeggiato 30 anni

Tra i più importanti festival della Svizzera, l’evento engadinese è diventato uno dei principali appuntamenti culinari nel mondo

  • 4 febbraio, 10:00
Julien Royer_KOMBU STEAMED KINKI Squid _ Obsiblue prawn consommé _ Sudachi, piatto gourmet

Un piatto dello chef Julien Royer del ristorante Odette (Singapore)

Di: Heddi Nieuwsma

Come ogni anno dal 1994, anche quest’anno, dal 29 gennaio al 3 febbraio 2024, St. Moritz si è trasformata in un centro di eccellenza che entusiasma appassionati e addetti ai lavori provenienti da tutto il mondo. L’evento, che coinvolge importanti chef internazionali intenti a presentare le loro straordinarie capacità gastronomiche, è giunto alla sua trentesima edizione, intitolata, non a caso: “30 anni di eccellenze culinarie in Engadina – Un fuoco d’artificio di stelle”. Per l’occasione, abbiamo chiesto all’autrice e food writer Heddi Nieuwsma di raccontarci questa edizione, partendo dall’evento di apertura, tra piatti stellati e ospiti esclusivi: preparatevi a un viaggio culinario.

L’originale, dal 1994

Anno dopo anno, il St. Moritz Gourmet Festival mette in mostra la cucina di chef di fama internazionale, circondati da una vista mozzafiato sulle Alpi. Una storia che prosegue da trent’anni, nata per volontà di alcuni albergatori della regione.
Ex direttore della Suvretta House e uno dei co-fondatori del St. Moritz Gourmet Festival, Vic Jacob ricorda di essersi riunito con altri albergatori della regione, decenni fa, per pianificare il primo festival. Vedevano St. Moritz come «un punto cieco sulla mappa culinaria» e volevano cambiare questa situazione con la creazione di un nuovo festival gastronomico.

vista st.moritz, alpi
  • Heddi Nieuwsma

Ad oggi, il St. Moritz Gourmet Festival ha ospitato circa 230 chef provenienti da oltre 35 Paesi. Con un’attenzione particolare alla collaborazione e alla condivisione delle conoscenze, gli chef partecipanti lavorano insieme agli executive chef locali degli hotel coinvolti per preparare piatti e pietanze per i diversi eventi del festival. Considerato uno dei primi eventi di questo tipo, il festival ha ispirato la creazione di eventi simili in tutto il mondo.

Insieme siamo riusciti a costruire un evento che rimarrà importante per la nostra regione per gli anni a venire

Vic Jacob, co-fondatore

30 stelle per 30 anni

Per commemorare i 30 anni del festival, gli organizzatori hanno voluto fare qualcosa di speciale. Sebbene il festival abbia sempre visto la partecipazione di grandi chef provenienti da tutto il mondo, quest’anno la formazione ha un totale considerevole di ben 30 stelle Michelin: 3 stelle per ogni chef coinvolto.
Tutti gli chef ospiti lavorano attualmente in ristoranti in Europa o in Asia; eccone un elenco:

- Stefan Stiller del ristorante Taian Table (Cina)

- Tristan Farmer del ristorante Zén (Singapore)

- Hideaki Matsuo del ristorante Kashiwaya (Giappone)

- Simon Rogan del ristorante L’Enclume (Regno Unito)

- Hideaki Sato del ristorante Ta Vie (Hong Kong)

- Juan Amador del ristorante Amador (Austria)

- Julien Royer dell’Odette (Singapore)

- Emmanuel Renault del ristorante Flocons de Sel (Francia)

- Viki Geunes del ristorante Zilte (Belgio)

- Jean-Philippe Blondet di Alain Ducasse (Regno Unito)

Sapori internazionali al Kitchen Party di apertura

Per dare il via al 30° anniversario del St. Moritz Gourmet Festival, circa 250 persone si sono riunite nella cucina del seminterrato del Badrutt’s Palace per un “Kitchen Party” a tutti gli effetti: i famosi 10 chef hanno cucinato dal vivo, mentre gli ospiti potevano godere delle prelibatezze preparate per l’occasione girovagando liberamente in cucina, assaggiando i piccoli piatti dei talentuosi chef, che hanno lavorato in collaborazione con gli executive chef locali provenienti dagli hotel più rinomati dell’Engadina.

cucina Badrutt’s Palace St.Moritz gourmet festiva 30 anni

Uno scatto dalla cucina del Badrutt’s Palace durante l'evento culinario di apertura del St.Moritz gourmet festival 2024

  • Heddi Nieuwsma

Nonostante il calibro degli chef e l’eleganza del cibo servito, l’atmosfera era informale: tutti indossavano il grembiule, l’ambiente era quello di una classica cucina professionale e, cosa che ha reso l’evento interessante, è stata la possibilità di interagire direttamente con gli chef al lavoro e confrontarsi facendo domande sui piatti preparati.

Secondo gli organizzatori del festival, 10 chef con 3 stelle Michelin ognuno, contemporaneamente all’opera per cucinare i piatti pensati per l’evento, è forse una prima assoluta.

Al Kitchen Party è stato possibile assaggiare piatti dai sapori ispirati alla cucina europea e asiatica.
Lo chef Simon Rogan ha preparato “cubetti dolci e saporiti di budino al formaggio Corra Lin glassati in linfa di betulla con aglio nero e tartufi gallesi”; lo chef danese Eric Kragh Vildgaard - temporaneamente di stanza al Badrutt’s Palace - ha servito una “cialda croccante a forma di rosetta ripiena di gamberi, sormontata di caviale”; un altro chef del Badrutt’s Palace, Vasileios Kalogeropoulos, che dirige la cucina di Matsuhisa, ha preparato un “tataki di manzo Black Angus con tozasu - un aceto giapponese - e salsa ponzu alla cipolla”; lo chef Stefan Stiller, cuoco tedesco che lavora a Shanghai, ha servito una “tartara di filetto di manzo australiano con daikon, gochujang e kimchi”.

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Tataki di manzo Black Angus con tozasu e salsa ponzu alla cipolla

  • Heddi Nieuwsma

Con gli ingredienti più pregiati e la preparazione più accurata, ogni piccolo piatto rappresentava la firma dei sapori e degli stili degli chef che li hanno realizzati, 10 straordinari talenti culinari riuniti nella stessa cucina.

Dulcis in fundo, siamo potuti entrare nel magico mondo del pasticcere del Badrutt’s Palace, Stefan Gerber che, con il ghiaccio secco, ha creato una nebbia mistica che circondava i suoi dessert, presentati insieme alla famosa torre simbolo di questo storico hotel scolpita nel ghiaccio.
Oltre ai dolci, si poteva approfittare della vasta selezione di formaggi preparata dal maestro francese Bernard Antony: formaggi a pasta molle con crosta scura, formaggi erborinati e formaggi a pasta dura.

formaggi, selezione, degustazione

La selezione di formaggi preparata dal maestro francese Bernard Antony per il Kitchen Party di apertura del St.Moritz Gourmet festival 2024

  • Heddi Nieuwsma

Dopo questo evento di apertura tenutosi il 29 gennaio, il St.Moritz Gourmet Festival 2024 è proseguito con un programma ricco di eventi svolti nei nove hotel della Valle dell’Engadina che partecipano; come negli anni passati, il programma prevedeva laboratori culinari, cene gourmet e il “safari”, una curiosa cena itinerante composta da diverse portate servite negli hotel coinvolti. Il festival si è chiuso con un gran finale gastronomico al Grand Hotel des Bains Kempinski.

Come dimostra il St. Moritz Gourmet Festival 2024, che dalla sua prima edizione del 1994 è diventato uno dei principali eventi del calendario culinario internazionale, questo evento continua ad attirare in questa splendida valle svizzera chef rinomati e appassionati gourmet da tutto il mondo. Sarà interessante vedere come il festival continuerà a evolversi nei prossimi 30 anni.

St. Moritz Gourmet Festival

RSI Food 01.03.2017, 13:58

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