Molti di noi si preparano a passare qualche giorno sulla neve in occasione delle vacanze di carnevale. La maggior parte degli sciatori mangia nei rifugi sulle piste che, a seconda della località sciistica, possono offrire menu più o meno variati ed equilibrati.
Lo diciamo sempre: le vacanze fanno parte di quell’80% del tempo in cui possiamo permetterci a mangiare in modo più godereccio. Fatta questa premessa, nutrirci in modo sano può sicuramente aiutarci a sentirci meglio anche facendo sport e fronteggiare temperature a volte glaciali.
Vero, sulle piste siamo in movimento e più attivi rispetto al solito. Possiamo permetterci quindi di mangiare tutto quello che ci pare?
Dipende. Consideriamo che il dispendo energetico di una gita di 8 ore in pelli di foca o sci di fondo, sarà sicuramente superiore rispetto a quello di chi, salendo a metà mattina, si piazzerà in terrazza con le gambe sotto al tavolo e un bicchiere di vino in mano.
Sciando in discesa a un ritmo moderato per un'ora, si brucerà tra le 250 e le 510 calorie circa. Ovviamente dovremo conteggiare solo il tempo passato sciando, non quello trascorso in coda o in seggiovia. Con un’ora, invece, di sci d’alpinismo, contando anche la salita, si bruceranno fino alle 800 kcal: una bella differenza!
Come gestire una giornata tipo sulla neve a tavola
- Come sempre, partiamo dalla colazione: il pasto fondamentale della giornata dovrà sicuramente contenere una fonte di carboidrati complessi, preziosa benzina per il nostro organismo. Da preferire quelli a rilascio lento, come l’avena, ottima per preparare dei porridge o bircher muesli. Per evitare un picco glicemico eccessivo, abbina, se vuoi, una quota di proteine come, ad esempio, uno yogurt a base di latte di montagna, o una cucchiaiata di semi come zucca, girasole, canapa, lino o chia. Ottima anche una colazione a base di uova e frutta fresca. Ci terrà sazi più a lungo!
- Se iniziate la giornata molto presto, valutate una pausa a metà mattina. Sì alla classica cioccolata calda, evitando di aggiungere troppo zucchero. Ok anche a una fetta di torta fatta in casa, soprattutto se avete iniziato la giornata a base di proteine. Per i più salutisti, tè, tisana con frutta fresca e oleosa. Per i più creativi in cucina, ottime anche delle barrette a base di avena e frutta secca, o delle energy ball a base di semi e datteri tritati – sia le barrette che le ball sono comode da portare con sé –.
- E per pranzo? In caso di temperature rigide, zuppe, e stufati sono un ottimo inizio. Nelle giornate più clementi anche una grande insalatona colorata può essere un validissimo antipasto. Poi, via libera a un buon primo, non troppo condito. Pensiamo a una polenta di grano saraceno con verdure o funghi o a un buon piatto di risotto o pasta con formaggio da grattugiare e verdure.
Per favorire la digestione, soprattutto se avete intenzione di sciare nel pomeriggio, meglio evitare un eccesso di formaggi, panna, besciamella, carne rossa e fritti.
L’importanza dell’acqua in alta quota
Quando fa freddo non dimentichiamo di bere. L’idratazione è fondamentale anche in alta quota perché la bassa umidità dell’aria e la ridotta pressione parziale dell’ossigeno causano un aumento della respirazione volontaria e dell’evaporazione. Ricordiamo quindi di idratarci bene durante tutta la giornata, sorseggiando acqua e tisane calde.
Vin chaud, birra e alcolici? Meglio limitarli al dopo sci. Contrariamente a quanto si pensi, l’alcol riscalda l’animo ma non il corpo. Al contrario, favorisce la dispersione di calore. Se bevete un bicchiere sulle piste e fa molto freddo, imbacuccatevi nelle apposite coperte che trovate in molte terrazze. Il vostro corpo vi ringrazierà!