Quando arriva la Pasqua conigli, uova, agnelli e capretti diventano i protagonisti, come pietanze e come decorazioni, nelle nostre tavole. Questa festa è una data importante di celebrazione per la tradizione cristiana, ma è anche il momento del ritorno della primavera e il risveglio della natura, che per tradizione viene salutato con usanze e rituali di ringraziamento e di buon auspicio. I simboli pasquali hanno una storia affascinante che affonda le sue origini in tempi antichissimi, fra tradizioni religiose e pagane.
I simboli della Pasqua popolare
RSI Food 31.03.1991, 11:09
Il coniglio e l’arrivo della primavera
Arriva di furtivamente nelle case per nascondere uova colorate, coniglietti e ovetti di cioccolato, per la gioia dei bambini: il coniglio pasquale è uno dei protagonisti della Pasqua alle nostri latitudini, ma come lo è diventato?
Nell'antica cultura europea la lepre e il coniglio erano l’emblema del periodo primaverile, essendo animali molto prolifici - e i loro cuccioli tra i primi a nascere in primavera - rappresentavano perfettamente la rinascita della natura e la fertilità.
Il coniglio veniva riprodotto anche in opere d’arte e di architettura come simbolo di vita e rinascita e dal tardo Medioevo diventa icona della risurrezione di Gesù, acquisendo un significato anche cristiano.
La connessione fra il coniglio e il periodo primaverile è quindi presto spiegata, ma perché un coniglio dovrebbe distribuire delle uova? Pare che questa particolare associazione arrivi dalla vicina Germania.
Una leggenda narra che Ostara - dal tedesco Ostern (Pasqua) - dea sassone della primavera e della fertilità, per far divertire dei bambini, trasformò un uccellino in coniglio. Questo non fu felice della trasformazione e i bambini chiesero alla dea di farlo tornare uccello ma, arrivato l’inverno, la dea era troppo stanca per annullare l’incantesimo. Grazie alla primavera, Ostara riacquisì le forze e ridiede all’uccellino la sua forma originale, lui per la gioia depose delle uova colorate in regalo per lei e i bambini.
Sempre una leggenda tedesca del 1682, tratta dal libro “De ovis paschalibus” (A proposito delle uova pasquali), racconta di una lepre che distribuiva uova ai bambini che erano stati bravi, infatti in molte chiese tedesche, a Pasqua, era tradizione portare un coniglio come messaggero per i bambini.
È curioso sapere, però, che in Svizzera fino all’’800, era il cuculo a portare le uova pasquali. Fu man mano sostituito dal coniglietto grazie alla sponsorizzazione dell’industria dei giocattoli e dei dolci.
Le uova a Pasqua
L’uovo sin dall’antichità ha sempre avuto un forte valore simbolico, rappresentando in maniera essenziale la vita. Già i popoli più antichi si regalavano uova - a volte, anche decorandole, prima di donarle - nel periodo di primavera per celebrare la rinascita della natura. L’uovo che venne ripreso come simbolo anche dal Cattolicesimo per rappresentare la resurrezione di Cristo e i primi cristiani iniziarono a macchiare le uova di rosso per ricordare il sangue versato durante la sua crocifissione di Cristo.
Grazie all’arrivo della primavera, stagione in cui le galline tornavano ed essere più produttive e in cui si metteva fine al digiuno quaresimale, a Pasqua si disponeva di grandi quantità di uova. Anche per questo, prese piede l’usanza di cuocerle per conservale più a lungo e scambiarsele in dono, dopo averle decorate con foglie e fiori e colorate in toni dorati.
Uova e coniglietti made in Ticino
RSI Food 20.04.2011, 11:04
Nel Medioevo i contadini pagavano l’affitto ai fedautari con parte delle uova prodotte, quelle rimanenti venivano benedette e colorate per distinguerle dalle altre.
Nobili e aristocratici iniziarono a regalarsi, sempre in occasione della Pasqua, uova artificiali decorate finemente e realizzate (o rivestite) con metalli preziosi come argento, platino o oro.
Nel 1883 l’orafo Peter Carl Fabergé creò, per conto dello Zar come dono alla zarina Maria, il primo uovo Fabergé: un uovo in platino smaltato di bianco contenente un altro uovo d’oro, contenente a sua volta due doni. La notorietà di questo uovo contribuì a diffondere l’idea di inserire un dono all’interno dell’uovo.
Grazie al miglioramento delle tecniche per la lavorazione del cioccolato, tra le quali il dutching (un procedimento in grado di separare i grassi dal cacao) si iniziarono a produrre le uova di cioccolato pasquali.
Agnello segno di purezza e innocenza
Anche il sacrificio di un agnello è un’usanza antichissima legata all’arrivo della primavera, un dei modi con cui gli uomini ringraziavano le loro divinità per la fine dell'inverno.
Pasqua deriva dalla parola ebraica pesah, che significa "passare oltre": ossia ciò che fece Dio, secondo il Vecchio Testamento, davanti alle porte segnate con il sangue d’agnello, risparmiando così i primogeniti degli Israeliti.
L’usanza di mangiare l'agnello a Pasqua risale a una antica tradizione ebraica, che il cristianesimo ha ripreso legando l’agnello, emblema biblico della purezza e dell’innocenza, alla morte di Cristo.
Per i cristiani, poi, la Pasqua era il momento in cui tornare a mangiare piatti ricchi dopo il periodo quaresimale, ecco perché la domenica di Pasqua è diventato molto comune consumare l’agnello o il capretto.
L’allevamento di capre, soprattutto per la produzione di latte e formaggio, ha un ruolo importante in Svizzera e il periodo di Pasqua per molti contadini rappresenta il momento dell'anno ideale per ridurre il numero di capretti mentre le madri continuano a produrre latte.
Pranzo e ricette di Pasqua
La consulenza 04.04.2023, 12:50
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Colomba simbolo di pace e idea imprenditoriale
La colomba è un dolce lievitato che ha origini lombarde, ma che si è poi diffuso anche in Svizzera, in particolare in quella italiana. La sua forma è legata alla tradizione cristiana per la quale la colomba rappresenta lo Spirito Santo ed è simbolo di speranza e salvezza.
Nonostante ci siano diverse antiche leggende legate alle origini a questo dolce pasquale, la sua invenzione risale solo agli anni ‘30 grazie a un’idea della famiglia Motta. L’azienda milanese, famosa per la produzione di panettoni, per sfruttare i macchinari decise di lanciare un dolce pasquale che avesse gli stessi ingredienti del panettone. La forma di colomba, oltre al legame con la simbologia religiosa, fu scelta come rappresentazione del risveglio della natura e della primavera. Una trovata che, come sappiamo, fu un successo.
Fonti: