Frutto delle regioni montane più povere e parte della nostra tradizione culinaria, la castagna è un prodotto dalle numerose proprietà nutrizionali che si presta a più preparazioni. Un tempo – come oggi – venivano colte e mangiate bollite o arrostite, utilizzate per rendere più sostanziose minestre o, ancora, essiccate per poi ricavarne una farina molto nutriente.
“Buono a sapersi”
A livello nutrizionale, le castagne sono un alimento ricco di carboidrati complessi e fibre (oltre ad avere fosforo, magnesio, potassio e vitamine del gruppo A, B, C e D). Per questo, sono riconosciute come valido alleato in caso di anemia e di carenze di acido folico. Aiutano anche a ridurre il colesterolo “cattivo”. Essendo così nutrienti hanno sicuramente un apporto calorico da tenere in considerazione, ma non sono tra quegli alimenti nemici di una dieta controllata, possono infatti essere consumate purché consapevolmente e con misura.
Una curiosità utile da sapere relativamente a questo tema è sicuramente l’apporto calorico che cambia in base al tipo di cottura: se le castagne vengono lessate, l’apporto calorico è più basso (siamo intorno alle 130 calorie per 100 g, contro le 300 di quelle essiccate).
Per secoli ha rappresentato uno dei pilastri principali dell’alimentazione contadina; ad oggi, invece, la castagna ha sicuramente un ruolo marginale dal punto di vista alimentare: è sempre curioso, però, riscoprire le sue tradizioni e le ricette che ci raccontano il nostro territorio.
Infatti, i castagneti - anche detti “selve” - oltre a costituire una preziosa diversificazione dell’ecosistema e del paesaggio locale, vengono messi a disposizione della popolazione e dei turisti, promuovendo il recupero della cultura locale.
La castagna, pertanto, si trasforma in una tradizione che unisce feste popolari, sagre di paese, sentieri didattici e racconti storici.
https://www.rsi.ch/s/1802141
Eventi ottobre-novembre
A questo proposito ricordiamo le castagnate di ottobre-novembre:
- Festa delle castagne (Ascona) - 14.10.2023
- Festa del Àrbol (Cama) - 15.10.2023
- 19° Festival della castagna (Val Bregaglia) - fino al 22.10.2023
- Mès der castégna (Valle Verzasca) - fino al 29.10.2023
- Il carico della grà (Moghegno) - 19.10.2023 ; e il rispettivo lo scarico della grà (Moghegno) - 09.11.2023
Territorio ticinese: i sentieri per la raccolta
La Svizzera italiana si distingue per la ricchezza del suo patrimonio di varietà storiche di castagne da frutto. Sono infatti 102 i nomi catalogati, anche se ormai solo per circa la metà è stato possibile individuare sul territori alberi di varietà corrispondente.
Qui di seguito una lista di sentieri ricchi di castagneti in cui è possibile passeggiare e raccogliere il suo prelibato frutto:
Il parco del Castagno - Lamone
Partenza: stazione di Lamone, in direzione del centro di Lamone fino ad arrivare ai piedi della collina di San Zeno.
Durata: circa 4 ore (13.7 km)
Difficoltà: media
La Via del Ceneri - Rivera
Partenza: Piazza Ticino sul Monte Ceneri e arrivo alla Stazione di Cadenazzo.
Durata: circa 2 ore (7.7 km)
Difficoltà: bassa
Giro della Valle di Muggio - Mendrisio
Partenza: Bruzella (a 15 minuti da Mendrisio)
Durata: circa 3 ore (8.6 km)
Difficoltà: media
Itinerario etnografico Odro
Partenza: Vogorno
Durata: circa 5 ore e mezza (12.3 km)
Difficoltà: media
Sentiero panoramico del castagno - Locarno
Partenza: sia Locarno Monti che la riva del lago Maggiore (salendo a Contra)
Durata: circa 3 ore (6.7 km)
Difficoltà: bassa
Sentiero del castagno - Alto Malcantone
Partenza: fermata Arosio Paese
Durata: circa 5 ore (14.7 km)
Difficoltà: media
Percorso didattico della castagna in Val Bregaglia - Grigioni
Partenza: Castasegna sulla destra di Villa Garbald
Durata: da 2 a 4 ore
Difficoltà: bassa
“Buono a sapersi”
Sebbene i castagni siano spesso associati alla parte italiana della Svizzera - anche se meno conosciuti - sono presenti castagneti anche al nord delle Alpi. Li troviamo in Vallese (Chablais), sopra Morges lungo le rive del lago Lemano o ancora lungo la vallata sangallese del Reno.
È inoltre curioso notare come alcuni nomi geografici ci suggeriscono la presenza del castagno nella regione nordalpina della Svizzera da lungo tempo: Kastanienbaum, Kestenholz, Chestenewald, La Châtaigne.
Ecco qui alcuni sentieri nordalpini:
Sentiero Rigi-Chestene (Svitto)
Sentiero delle castagne di Murg, (lago di Walen)
Sentiero delle castagne di Nyon (Vaud)
Bosco di castagni Fully (Vallese)
Consigli: quando e come raccogliere le castagne?
Il periodo di maturazione delle castagne è settembre e ottobre, talvolta anche novembre. La raccolta avviene direttamente da terra, perché questi frutti - una volta raggiunta la maturazione - cadono spontaneamente nel terreno.
Vediamo qualche regola d’oro di questa raccolta autunnale:
a volte è possibile che siano ancora avvolti dal loro riccio, in quel caso è necessario rimuoverlo, ma con cautela per evitare di pungersi. Se si è muniti di guanti, sarà sufficiente aprire il guscio facendo una leggera pressione con le mani; in alternativa, lo si può schiacciare leggermente con la punta degli scarponi.
Il momento migliore per andare a passeggio in cerca di castagne è dopo le giornate di pioggia o vento, dove grazie all’aiutino di madre natura, è possibile trovare numerosi frutti sotto gli alberi.
Il metodo corretto di raccolta delle castagne è con un cesto di vimini o iuta; in questo modo riusciranno a traspirare. Evitare quindi sacchetti di plastica o altri materiali che, oltre a non essere consoni per l’ambiente, non consentono la giusta trasparizione del frutto.
Abbigliamento? Munitevi sicuramente di vestiti sporchevoli, scarpe chiuse e comode (da ginnastica o scarponcini da montagna). Spesso nei sentieri, essendo completamente immersi nella natura, sono presenti felci - e quindi possibili zecche - o ortiche, è quindi utile mettere un pantalone lungo per evitare spiacevoli imprevisti.
Un bastone di legno raccolto lungo il sentiero o - per i più attrezzati - una racchetta da trekking, vi consentirà di spostare le foglie da terra e facilitare la ricerca di questo prezioso tesoro del bosco. Attenzione però a non utilizzarli come strumento per far cadere i frutti dagli alberi, perché oltre a danneggiare il castagno, sarebbe uno sforzo inutile trovando unicamente frutti acerbi.
La natura va rispettata, raccogliere le castagne in sentieri che richiedono più tempo può significare fare qualche pausa spuntino: ricordarsi di ripulire tutta l’area utilizzata prima di continuare il percorso.
Metodi di conservazione
Anche la conservazione di questi frutti di stagione spesso è sconosciuta: di base possiamo dire che le castagne non trattate e colte nel bosco possono mantenersi in un cesto o in una cassetta dai bordi bassi, ben distribuite in un unico strato, al fresco, per circa quindici giorni, poi la loro polpa comincia a risentirne.
Per allungare la loro vita, però, è bene controllare subito il raccolto una volta terminata la passeggiata, così da evitare di lasciare castagne con vermi che possano “contaminare” anche quelle sane. Lo si può fare manualmente - osservando frutto per frutto - oppure ricorrere a uno dei metodi usati dai nonni, nelle campagne e in montagna: la novena. Questo metodo consiste nel mettere in ammollo le castagne in acqua a temperatura ambiente per nove giorni, eliminando quelle che rimangono a galla dopo i primi 3-4 giorni; si cambia l’acqua quotidianamente o dopo tre giorni e, trascorso il tempo di ammollo, vanno asciugate molto bene e conservate in sacchetti di iuta fino a 3 mesi.
Un altro metodo molto diffuso nelle nostre case è sicuramente quello di ricorrere al congelamento, sia da crude dopo averle lavate e incise sul dorso orizzontalmente, oppure da cotte, una volta bollite. Poi, l’essicazione è uno di quei metodi – anche a livello commerciale – che ci permettono di avvalerci di castagne tutto l’anno.
In cucina: ricette sfiziose per godere di questo frutto
Buonissime e versatili, le castagne sono apprezzabili tanto nel mondo dolce quanto in quello salato e le ricette sono davvero infinite, anche pensando alla farina di castagne. Ecco qui alcune ricette scelte per darvi spunti in questi mesi autunnali:
https://www.rsi.ch/s/1890755
“Buono a sapersi”
Le castagne non sempre sono marroni... e tu la sai la differenza?
Spesso questi termini vengono confusi, in realtà le differenze partono già dall’origine: i marroni sono coltivati e derivano da piante che migliorano con successivi innesti, mentre le castagne sono il frutto di una pianta che cresce spontaneamente. Infatti, se un riccio di castagna può contenere fino a sette frutti, quello di marroni ne contiene al massimo tre. Anche l’aspetto è diverso: più schiacciato, piccolo, con buccia resistente e dal colore scuro uniforme per le castagne; più tondeggiante – che ricorda un cuore – decisamente più grande, dal colore marrone chiaro con striature evidenti e buccia più sottile per i marroni. Al palato, i marroni sono più zuccherini e croccanti, le castagne meno “saporite”.
Vermicelles
Il gioco del Luca 07.10.2023, 17:00
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