Tra le bibite analcoliche più diffuse e amate in Svizzera c’è sicuramente la Rivella. Lanciata negli anni ‘50 nella sua prima versione rossa, ancora oggi viene prodotta con la sua formula originale.
TopSuisse da Rivella Group a Rothrist
TopSuisse 02.11.2024, 15:00
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L’idea di due fratelli
La storia della Rivella inizia nel 1949, quando lo svizzero Jean Barth tenda di vendere negli Stati Uniti la ricetta di una “birra a base di siero di latte”, Barth però non riesce nel suo intento. Rientrato in Svizzera, affida la ricetta al fratello Robert che, con la collaborazione del biologo Hans Süsli, riesce a sviluppare una formula soddisfacente della bevanda con siero di latte miscelata con estratti di frutta e di erbe. Nel 1952 viene lanciata quindi finalmente la prima bevanda a base di siero di latte: la Original Rivella Rot. In quel periodo il potere di acquisto delle persone e le occasioni di svago stavano aumentando, dando una spinta al mercato delle bibite analcoliche.
Il nome Rivella è ispirato dal comune di Riva San Vitale e dalla parola “rivelazione”.
La crescita e il legame con sport e salute
Dopo il lancio l’azienda deve affrontare qualche difficoltà. Le prime bottiglie vengono ritirate perché rischiano di esplodere a causa della fermentazione e la Rivella rossa viene ostacolata anche dalla Associazione svizzera delle sorgenti di acque minerali (SMS). Questo perché a quei tempi molte bibite gassate prodotte in Svizzera sono legate a una particolare sorgente di acqua minerale e al suo prestigio, Rivella invece non ha una sua sorgente. Grazie allo sviluppo di una buona rete di distributori la bibita riesce comunque a diffondersi nel Paese e l’azienda cresce in pochi anni.
Il siero di latte è un sottoprodotto della fabbricazione del formaggio, si tratta del liquido trasparente che resta nella caldaia dopo l’estrazione della caseina (la pasta del formaggio). Ricco di proteine, vitamine e sali minerali: fino a circa la metà del Novecento l’impiego del siero del latte era molto importante.
Ispirata dai principi nutritivi presenti nel siero del latte, Rivella vuole legare la sua immagine con lo sport e la salute. L’azienda da subito cerca di espandersi all’estero e dall’Olanda arriva l’ispirazione per creare una bevanda ipocalorica. Nel 1959 l’azienda crea quindi Rivella blu, una versione light che per il settore delle bibite è una novità assoluta in Europa. “Lo sport è sano, agli sportivi serve avere energia e idratarsi” con questo concetto in mente Rivella decide di concentrare la sua promozione nelle manifestazioni sportive. Nel 1977 stipula un contratto pubblicitario con la Nazionale svizzera di sci, una collaborazione che sarebbe poi stata indissolubile e che avrebbe aiutato ancora di più il marchio a diventare l’icona che è oggi.
Rivella
I servizi 27.03.2014, 08:22
Fonti:
https://www.patrimoineculinaire.ch/