In una vasta operazione internazionale denominata “Taken down”, la Procura di Catania ha coordinato un’azione di polizia contro lo streaming illegale che ha coinvolto numerosi Paesi europei, tra cui la Svizzera. L’operazione ha portato al sequestro di oltre 2500 canali illegali e server che gestivano la maggior parte dei segnali illeciti in Europa, con un giro d’affari stimato di oltre 250 milioni di euro mensili.
L’operazione, pianificata dalle autorità giudiziarie internazionali Eurojust ed Europol, ha visto l’esecuzione di 89 perquisizioni in Italia e 14 in altri Paesi, tra cui Regno Unito, Olanda, Svezia, Svizzera, Romania, Croazia e Cina, coinvolgendo un totale di 102 persone. La polizia croata ha eseguito undici arresti.
Il procuratore di Catania ha dichiarato che l’operazione ha oscurato 22 milioni di utenti in Europa, sottolineando l’ampia portata dell’attività illegale. Ha inoltre paragonato i guadagni derivanti dalla pirateria audiovisiva a quelli del traffico di cocaina, evidenziando i rischi minori associati a tali attività illegali.
L’Italia è uno dei Paesi europei più attivi nella lotta contro la pirateria audiovisiva. Nel luglio 2023, il Paese ha approvato una legge che prevede fino a 3 anni di carcere e 15mila euro di multa per i reati di pirateria audiovisiva.