Il premier spagnolo Pedro Sanchez ha annunciato mercoledì in Parlamento che il suo Governo metterà a disposizione ulteriori 2,3 miliardi di euro per far fronte alle conseguenze del maltempo che a fine ottobre ha colpito il sud-est del Paese e in particolare la regione di Valencia, con un bilancio non ancora definitivo di 229 morti. “Il Consiglio dei ministri approverà giovedì un pacchetto di 60 misure per il ritorno alla normalità” delle zone toccate, ha dichiarato. L’ammontare complessivo degli aiuti promessi da Madrid sale così a 16,6 miliardi.
Sanchez ha difeso le agenzie di Stato implicate nell’allerta meteo e nei soccorsi, ma ha pure garantito che l’Esecutivo intende assumersi le proprie responsabilità e si è detto “totalmente aperto” alla creazione di una commissione parlamentare di inchiesta sulla criticata gestione dell’emergenza. Ha garantito inoltre che tutti i documenti esistenti verrebbero messi a disposizione dei deputati chiamati a indagare.
Manifestazione a Valencia
Telegiornale 10.11.2024, 12:30
Il tema della reazione all’alluvione ha suscitato vivaci discussioni e reciproche accuse fra il PSOE al potere nel Paese e il centrodestra che governa invece la regione, su chi sia responsabile dell’accaduto. Questo con riflessi anche in Europa, dove è stato usato dai popolari per mettere sotto pressione Teresa Ribera Rodriguez, attuale ministra socialista spagnola che per finire ha salvato il posto e diventerà commissaria e vicepresidente della Commissione.
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