A distanza di 35 anni dall'incidente di Chernobyl, nella selvaggina in Ticino ci sono ancora tracce di cesio-137. Ma in quantità molto lontane dal limite di legge e quindi non rappresentano un problema per la salute umana. Lo rileva il Laboratorio cantonale ticinese nella newsletter di oggi, martedì. Sotto la lente anche la presenza di piombo che si può trovare nella carne di cinghiale, capriolo e cervo. "Il piombo è tossico e qualsiasi dose assunta ripetutamente può avere effetti negativi sulla salute", sottolinea il Laboratorio.
Le quantità rilevate non costituiscono un problema per un consumatore adulto medio, ma singole porzioni di carne contaminata dal piombo rappresenterebbero un rischio per i bambini fino a 7 anni o le donne incinte, in fase di allattamento o che desiderano una gravidanza.
Le analisi sono state effettuate su 21 campioni di carne cruda e prodotti derivati di cervo, capriolo, camoscio e cinghiale prelevati da macellerie, dalla vendita al dettaglio e da ristoranti: 7 provenivano da ungulati cacciati in Ticino, i rimanenti erano d’importazione.
Selvaggina che passione
Inchieste 26.11.2021, 22:28