Nel settembre dello scorso anno, la polizia giudiziaria aveva ricevuto una segnalazione sulla Enzo Crotta SA in cui si denunciavano anche le gravi carenze a livello di igiene e pulizia documentate da Patti chiari settimana scorsa nell'inchiesta Verdure indigeste.
Lo ha reso noto venerdì sera la trasmissione a difesa dei consumatori. A presentarla, è stato il sindacato cristiano sociale, sulla base delle testimonianze di diversi dipendenti dell’azienda di Muzzano, che in seguito erano stati licenziati. La segnalazione dell’OCST parlava anche della vendita con il marchio Ticino di prodotti italiani, di lavoro in nero e di casi di infortuni e malattia fittizi, annunciati ad assicurazioni e casse malati. Aspetti ribaditi dagli ex dipendenti nelle testimonianze presentate da Patti chiari.
Un'inchiesta sul caporalato
Interpellata da Patti chiari, la polizia cantonale si è limitata a confermare che un’indagine è in corso, nell’ambito delle inchieste sul caporalato, mentre non ha preso posizione sugli altri aspetti segnalati dal sindacato.
Un'altra su maltrattamenti e reati finanziari
Anche il ministero pubblico ticinese ha confermato a Patti chiari che dal 2013 è in corso un’inchiesta per maltrattamenti e reati finanziari, inchiesta nella quale nel 2014 era confluita anche una segnalazione del sindacato UNIA.
In tanti sapevano da anni, ma poco o nulla si è mosso.
Patti chiari venerdì sera ha nuovamente dato la parola a Enzo Crotta, che anche questa volta ha negato su tutto la linea respingendo al mittente tutte le accuse e parla di sabotaggio.
Verdure indigeste 2: l'intervista a Enzo Crotta (Patti chiari, 12.05.2017)
RSI Info 12.05.2017, 21:38
Red. Patti chiari
CSI 18.00 del 13.05.15: il servizio di Luigi Frasa
RSI Info 13.05.2017, 20:06
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