Il commercio al dettaglio - online escluso - è in fase di contrazione in Svizzera: in 10 anni sono stati chiusi 31'400 negozi e ne sono stati aperti 28'600 con una flessione di 2'800 unità. Lo rivela uno studio di CRIF, società attiva nel campo dei controlli di solvibilità.
A livello nazionale gli anni fra il 2009 e il 2015 hanno registrato un calo netto di punti vendita: nel 2016 vi è stata invece una ripresa, confermata anche nel 2017 e nel 2018. Ma quest'anno si è registrato nuovamente un forte divario fra chiusure (2'900) e aperture (2'300) di attività.
Il maggior numero di chiusure è stato osservato per i negozi di abbigliamento (2'000), le edicole (1'700), i generi alimentari (1'400), le apparecchiature informatiche (1'400), gli articoli sportivi (1'100) e fiori e piante (1'000).
CCL obbligatorio per la vendita
Il Quotidiano 09.12.2019, 19:00
Il Ticino - che dal 1 di gennaio, grazie alla nuova legge, avrà mezz'ora in più di apertura serale - è in controtendenza. E vi si osserva la maggiore progressione netta, con 1'418 cessazioni e 1'670 fondazioni di attività (+252).
ats/joe.p.