Non tardano ad arrivare le prime critiche sul nuovo Piano viario del polo del Luganese, noto con l’acronimo di PVP, a poche settimane dall’avvio della sua sperimentazione, con l’entrata in funzione delle nuove svolte all’altezza del Palazzo dei congressi. Tra le voci più scontente quella dell’Associazione ticinese degli utenti dei trasporti pubblici.
Associazione che lamenta soprattutto ritardi dei bus, fino a 15 minuti su quattro linee, e mancate segnalazioni ai passeggeri. Chiamate in causa, le autorità cittadine rassicurano: “Il programma prevede tre mesi di sperimentazione e un bilancio intermedio già dopo il primo mese”.
“Dopo le prime quattro settimane potremo avere a disposizione delle cifre più affidabili con un monitoraggio ben preciso che ci permetterà di confrontare i dati delle percorrenze prima della sperimentazione e durante questa fase”, ha aggiunto Angelo Jelmini, municipale di Lugano e presidente dei Trasporti pubblici luganesi.
Lugano, il piano viario ritarda i bus
Il Quotidiano 07.10.2019, 19:00