Sul fronte delle tariffe elettriche, anche il 2024 sarà all'insegna del rincaro. Lo si evince dalle prime indicazioni dei fornitori, che entro la fine del mese (e quindi entro domani, giovedì) sono obbligati a informare la Commissione federale dell’energia elettrica.
Un altro rincaro per l'elettricità in Ticino
SEIDISERA 30.08.2023, 18:11
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Mancano ancora le indicazioni dei grandi distributori. Dal quadro attuale, l’aumento maggiore è stato annunciato nel Basso Mendrisiotto, dove l’AGE prevede un rincaro pari al 28%. La società al momento non ha voluto esprimersi, bisogna però ricordare che lo scorso anno l’incremento era stato solo di poco più del 4%.
Situazione opposta a Stabio, dove - dopo il balzo avanti del costo dell’energia comunicato l’anno scorso - l’azienda comunale manterrà le tariffe stabili nel 2024. Questo è possibile perché è stato deciso di sciogliere parte delle riserve.
Anche Mendrisio era ricorsa allo stesso espediente l'anno scorso, sciogliendo un milione e mezzo di riserve per limitare il rincaro che aveva comunque sfiorato il 40%. Nel capoluogo nel 2024 ci sarà un altro aumento ma senza ulteriori interventi politici. "Per noi l'aumento globale va dal 16,8 al 18%, poi dipende dalle singole classi tariffarie" spiega Gabriele Gianolli, direttore delle Aziende industriali di Mendrisio (AIM), interpellato dalla RSI.
Nel Luganese, l'Azienda elettrica di Massagno (AEM) aveva aumentato le tariffe quasi del 25% nel 2023. Un aumento che, come spiega il direttore Rolf Endriss, non sarà più così alto. "Fortunatamente per l'anno prossimo l'aumento è abbastanza contenuto e si attesta attorno al 13%, che corrisponde a 160 franchi all'anno come importo massimo".
Ancora nessuna informazione precisa per i grandi distributori quindi le Aziende industriali di Lugano (AIL), l'Azienda multiservizi Bellinzona (AMB) e la Società elettrica sopracenerina (SES). Quello che si sa è che in tutti i casi gli aumenti saranno in doppia cifra. Questo vale anche per la Mesolcina e la Calanca dove però il rincaro sarà più contenuto del resto del comprensorio fornito dalla SES. Nelle valli del Grigioni italiano però, lo ricordiamo, per il 2023 gli aumenti erano stati superiori al 60%.
I motivi del rincaro
Le tariffe sono divise in tre: la parte della rete, quella dell'energia e le tasse. Da una parte c'è stato un aumento dei costi per la rete Swissgrid, dall'altra c'è il prezzo da pagare per evitare i black-out, come spiega ancora Gianolli: "Quest'anno ci è stata introdotta una voce in più di 1,20 centesimi al kilowattora che serve a finanziare la riserva idrica costituita da Berna e anche la centrale d'emergenza di Birr che è stata nel frattempo acquistata".