La famiglia di Plinio Martini ha ceduto il lascito letterario dell’autore ticinese dall’Archivio svizzero di letteratura (ASL). Il fondo, comprendente tutta la produzione dalle prime poesie degli anni Cinquanta fino alle opere postume, sarà consultabile dal 2003, anno del centenario della nascita dello scrittore morto nel 1979.
"Si tratta di un fondo molto importante per la cultura svizzera di lingua italiana" sottolinea una nota della Biblioteca nazionale di cui l'ASL è una sezione (fu fondato nel 1991 per volontà di Friedrich Dürrenmatt). "Le diverse versioni dei suoi romanzi, poesie, racconti, saggi e sceneggiature aprono nuovi orizzonti per lo studio dell’autore ticinese" che con i suoi romanzi neorealisti è riuscito a dar voce al mondo delle valli e alle fatiche quotidiane degli abitanti.
Plinio Martini ha continuato a rielaborare la scrittura de "Il Fondo del sacco" anche dopo la pubblicazione della prima edizione
Le sue opere più note "Il fondo del sacco" e "Requiem per zia Domenica", hanno riscosso successo anche nelle traduzioni in tedesco e francese.
Il lascito permette anche di conoscere meglio anche il personaggio pubblico Plinio Martini.
La Val Bavona di Plinio Martini
RSI Info 16.09.1963, 15:15