Cultura e spettacoli

Kung Fu Panda 3: l'intervista

Non con il plantigrado ma con il suo papà italiano

  • 14 marzo 2016, 12:53
  • 14 settembre 2023, 09:59

Po è tornato per incontrare il padre

Il tenero panda gigante dalle doti marziali della Dreamworks nel terzo episodio si confronta per la prima volta con il suo vero papà, il panda Li.

Ma dietro le quinte, lui e tutti gli altri personaggi di Kung Fu Panda 3 hanno un padre che parla italiano, perché il regista del terzo episodio è il bolognese Alessandro Carloni. Più che padre forse vale la pena di definirlo il coach di un'immensa squadra di un migliaio di persone, quella degli animatori digitali che hanno lavorato per raggiungere il risultato finale. Lo abbiamo intervistato.


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Po e il suo padre biologico Li finalmente insieme

Po e il suo padre biologico Li finalmente insieme

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Figlio d'arte ma senza raccomandazioni

Carloni ha un padre illustratore, il che come afferma nell'intervista lo ha aiutato a trovare la sua strada. Il passaggio oltreoceano nella stanza dei bottoni di una grande industria americana del cinema però lo deve tutto alla sua bravura, alla sua costanza e alla capacità di collaborare, di "lavorare molto bene insieme agli altri in una stanza, facendo rimbalzare le idee".

Come Simon Otto

Nell'intervista a Carloni esce anche il nome dello svizzero Simon Otto (leggi Draghi un po' svizzeri), tra gli autori di un'altra saga di successo della Dreamworks, Dragon Trainer. Entrambi sono la dimostrazione del fatto che gli Studios sono come sempre alla ricerca del talento globalizzato.

MZ

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