Approfondimento

Associazioni sportive in difficoltà con le quote rosa

Entro l’inizio dell’anno prossimo le organizzazioni a livello nazionale dovrebbero avere il 40% di donne negli organi direttivi o potrebbero perdere i finanziamenti

  • Oggi, 05:30
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Viola Amherd alla festa per il 125° anniversario dell’Associazione federale di lotta svizzera, che ha il 90% di membri uomini

  • Keystone
Di: Seraina Degen (SRF)/sf 

L’annuncio della ministra dello Sport Viola Amherd è stato chiaro: dall’inizio del 2025 ogni associazione sportiva nazionale dovrà avere una quota femminile di almeno il 40% nei propri organi direttivi. Le associazioni che non soddisfano questo requisito potrebbero perdere i finanziamenti, ricorda SRF.

L’approfondimento sulle quote rosa (Echo der Zeit, SRF, 07.10.2024)

Il tempo sta per scadere ed è chiaro che la quota rosa è difficile da mettere in pratica per molte associazioni. Attualmente, ad esempio, nel comitato di cinque membri della Federazione sportiva svizzera di tiro (FSST) c’è solo una donna. E secondo il presidente Luca Filippini, non è realistico cambiare la situazione a breve termine.

Il comitato ha bisogno di persone esperte, formate, felici di assumere questa posizione volontaria e che abbiano anche tempo per frequenti incarichi nel fine settimana: “In genere abbiamo difficoltà a trovare persone per il comitato, indipendentemente dal genere”, sottolinea Filippini.

Inoltre, le donne sono sempre state in minoranza nelle associazioni sportive di tiro. Proprio come nell’Associazione federale di lotta svizzera, dove il 90% dei membri sono uomini e non ci sono donne nel comitato centrale.

L’Associazione svizzera di football ai supplementari

La situazione è simile nel calcio: per molto tempo il comitato centrale dell’Associazione svizzera di football (ASF) è stato composto da soli uomini.  In seguito alla modifica dello statuto, lo scorso giugno, 129 anni dopo la fondazione dell’associazione, due donne sono state elette per la prima volta nel comitato. Tuttavia, con due donne su nove membri, la quota del 40% non è ancora raggiunta.

L’organizzazione mantello Swiss Olympic è consapevole del problema, come afferma la responsabile del dipartimento gestione della federazione, Karin Wunderlin: “La quota è difficile da raggiungere, soprattutto negli sport in cui il numero di uomini e donne attivi non è equilibrato”. Questa disposizione dell’ordinanza sulla promozione dello sport serve da impulso. Alcuni sono già più avanti, altri hanno ancora bisogno di un po’ di tempo.

Si può migliorare

Se in altri campi, come la pallavolo, la quota viene già rispettata da anni, le associazioni che non arriveranno al 40% di donne all’inizio dell’anno prossimo non dovrebbero comunque vedersi tagliare i finanziamenti immediatamente. Le organizzazioni possono inviare una giustificazione scritta all’Ufficio federale dello sport e delineare misure per promuovere la presenza femminile ai vertici.

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