Dialogo

Sempre più soldi ai dirigenti delle casse malati

Le retribuzioni vengono pubblicate dal 2016 e nel giro di pochi anni sono aumentate anche del 50%

  • 8 maggio, 15:36
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  • Keystone
Di: Sylvie Belzer, Raphaël Dubois (RTS)/sf 

Le casse malati, dal 2016, devono rendere note le retribuzioni dei membri di consiglio d’amministrazione e direzione. Da quando sono pubblicati si può notare un notevole aumento dei salari dei dirigenti, come sottolineato dal Sonntagsblick, che ha analizzato l’evoluzione.

Nel giro di sei anni, tra il 2016 e il 2022, ad esempio il compenso dell’amministratore delegato del Groupe Mutuel, Thomas Boyer, è passato da 520’200 a 783’300 franchi, con un incremento di quasi il 50%. Anche ai vertici di Sanitas si è registrato un forte aumento, con il CEO Andreas Schönenberger che è passato dai 663’300 franchi del 2016 ai 955’200 del 2023. Il presidente del consiglio di amministrazione di Helsana ha ricevuto 200’800 franchi per la il suo lavoro nel 2016 e quasi 290’000 franchi nel 2023.

I colleghi della RTS hanno voluto capire come viene calcolata la retribuzione di questi dirigenti.

Le spiegazioni di Sylvie Belzer alla Matinale di RTS

Dusan Isakov, professore di finanza e gestione all’Università di Friburgo, mette in evidenza alcuni fattori. “L’entità del salario si spiega soprattutto con le dimensioni dell’azienda, ma anche la complessità delle attività da gestire” spiega il professore. Con dimensioni dell’azienda si riferisce in particolare alla capitalizzazione in Borsa, e sottolinea che anche l’esposizione internazionale è un elemento per spiegare le retribuzioni.

Questi criteri non si applicano però agli assicuratori che operano unicamente sul mercato svizzero, non sono quotati in Borsa e la cui clientela è in qualche modo vincolata.

Questi aumenti possono essere spiegati da altri due effetti, secondo Frédéric Fréry, ricercatore e professore nel campo della strategia d’impresa. Da un lato, spiega in un articolo del Journal du Dimanche, c’è una sorta di “consanguineità” tra i consigli di amministrazione, spesso composti da dirigenti con salari elevati e interessi comuni. Il ricercatore spiega che esisterebbe una forma di collusione più o meno palese tra i dirigenti e coloro che valutano il loro operato e decidono le loro remunerazioni.

D’altro canto, il fatto di rendere pubblici gli stipendi li farebbe aumentare perché diventerebbero una misura del valore dei dirigenti, secondo Fréry. Il livello di remunerazione diventa quindi un indicatore di competenza e qualità manageriale.

L’articolo originale è stato pubblicato da RTS e tradotto dalla redazione di “dialogo”, un’offerta della SSR che propone contenuti da tutta la Svizzera tradotti in tutte le lingue nazionali e in inglese, oltre a uno spazio di dibattito, anche questo tradotto e moderato.

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Notiziario 03.05.2024, 06:00

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