La Banca nazionale svizzera (BNS) può continuare ad essere quotata alla borsa di Zurigo. È quanto afferma giovedì il Consiglio federale, che prende posizione in merito a una mozione di Roberta Pantani.
Non è quindi necessario togliere dal listino l’istituto di emissione, come richiesto dalla consigliera nazionale della Lega. Essendo quotata in borsa, ha affermato la parlamentare per motivare la sua domanda, la Banca nazionale potrebbe essere sottoposta a speculazioni, tanto più che il suo titolo è acquistabile anche da investitori stranieri.
Il Consiglio federale ritiene però le preoccupazioni di Roberta Pantani ingiustificate ed eccessive. Aspetti centrali quali il mandato o l’indipendenza della BNS, infatti, sono disciplinati dalla legge sulla Banca nazionale e non possono venir modificati dagli azionisti (i cui diritti sono fortemente limitati rispetto a una società anonima).
Resta ora da vedere se il Parlamento farà sue le opinioni del Consiglio federale o darà seguito alla proposta di Roberta Pantani.
ATS/RG/MarGù