Baselworld non si dà per vinta

Baselworld vuole tenersi stretta Swatch e continua a contare sulla sua presenza al salone dell’orologeria. "Ci sforzeremo di farli tornare", ha detto il direttore Michel Loris-Melikoff lunedì a Le Temps in reazione alla decisione del gruppo di Bienne di non partecipare più all’evento. Un duro colpo per la fiera, che ha già dovuto fare i conti con la defezione di altri espositori.

Nick Hayek, numero uno del marchio, aveva detto che partecipare alle esposizioni tradizionali non era più parte della strategia di marketing e che il salone non aveva più senso per Swatch. "Non è quello che mi dicono altri brand elvetici", ha replicato Loris-Melikoff, che ha però ammesso la necessità di modernizzare la fiera. "La decisione ci delude, poiché non abbiamo avuto tempo sufficiente per elaborare in dettaglio la nostra nuova concezione", spiega il direttore, che ha assunto il suo incarico il primo luglio.

A suo avviso è ancora troppo presto per sapere se l'abbandono del numero uno al mondo nel ramo possa generare un effetto emulazione. Baselworld continuerà però a esistere: "Abbiamo 650 espositori, che sono in attesa dei cambiamenti che stiamo elaborando", ha puntualizzato il 53enne. Non è dello stesso avviso René Weber, analista per la Vontobel, secondo il quale senza Swatch sarà difficile sopravvivere.

Crollo in borsa

Il mercato ha però reagito dimostrando preoccupazione per il futuro dellla società renana che organizza Baselworld. Alla riapertura della Borsa elvetica la società MCH ha visto perdere fino al 18%.