La Federal Reserve lascia invariati i tassi di interesse. Il costo del denaro resta fermo in una forchetta fra il 2,00% e il 2,25%.
"Le informazioni ricevute dall'ultima riunione di settembre indicano che il mercato del lavoro ha continuato a rafforzarsi e che l'attività economica è cresciuta a un ritmo sostenuto - precisa la Fed - Le spese delle famiglie sono salite, mentre gli investimenti delle imprese sono rallentati rispetto al rapido tasso di crescita dell'inizio dell'anno".
"L'inflazione resta vicina al 2%", si legge nella nota diffusa al termine della riunione, posticipata questo mese a mercoledì e giovedì per non influenzare le elezioni di metà mandato che si sono svolte martedì 6 novembre.
"In linea con il suo mandato, la Fed cerca di sostenere la massima occupazione e la stabilità dei prezzi. La banca centrale si attende ulteriori graduali rialzi dei tassi di interesse in linea con una sostenuta espansione dell'attività economica, buone condizioni del mercato del lavoro e un'inflazione vicina al 2%. I rischi all'outlook appaiono bilanciati", aggiunge il comunicato.