Economia e Finanza

La FINMA ribadisce: “Servono regole più severe”

Nella conferenza stampa annuale l’autorità di vigilanza finanziaria invoca anche strumenti supplementari – Su Credit Suisse: “Nostro contributo decisivo per stabilità mercati”

  • 20 marzo, 11:37
  • 20 marzo, 21:31
02:05

FINMA, bilancio 2023

Telegiornale 20.03.2024, 20:00

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Di: ATS/dielle 

Per salvaguardare la piazza finanziaria svizzera serve un rafforzamento delle regole e la FINMA deve poter disporre di strumenti supplementari. Lo afferma la stessa autorità di vigilanza, che è tornata a ribadire oggi (mercoledì) la sua posizione in occasione della conferenza stampa annuale.

A un anno dalla caduta di Credit Suisse, era inoltre impossibile non tornare sulla vicenda: “Quando l’insolvenza era imminente, la FINMA ha apportato un contributo decisivo alla stabilizzazione dei mercati”, scrivono i funzionari bernesi in un comunicato. Il mandato di tutelare la funzionalità della piazza finanziaria e dei clienti è stato a loro avviso adempiuto.

Gli insegnamenti e i futuri “stress test” su UBS

La crisi di Credit Suisse è stata comunque analizzata in dettaglio e ne sono stati tratti gli opportuni insegnamenti. Il principale è proprio che la FINMA deve poter disporre di ulteriori mezzi. “La Svizzera ha ora la possibilità di plasmare la sua piazza finanziaria del futuro”, afferma Marlene Amstad, presidente del consiglio di amministrazione dell’organismo, citata nella nota. “La consideriamo una grande opportunità e ci adopereremo per rafforzare la sua resilienza in un’ottica di lungo periodo”.

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In seguito alla fusione tra UBS e Credit Suisse la FINMA ha accorpato e ampliato i team esistenti preposti alla sorveglianza. Nel 2024 sono previsti 40 controlli in loco presso UBS in Svizzera e all’estero, nonché due “stress test” di ampia portata. Ci si concentrerà sui rischi derivanti dal processo di integrazione e sulla stabilità operativa, ma pure sulla pianificazione del capitale e della liquidità, nonché sulla condotta d’affari della banca, come pure sui piani di emergenza.

La sorveglianza sugli altri ambiti fa salire i costi

Nel 2023 la FINMA si è però occupata anche di assicurazioni, di rischi cibernetici, dell’intelligenza artificiale e della sostenibilità, come pure di tutto quanto fa parte delle nuove tecnologie finanziarie. Tutto questo ha avuto anche una conseguenza sui costi, che sono saliti a 142 milioni di franchi, 9 milioni in più dell’anno prima. Continua a lievitare anche l’organico: i posti a tempo pieno sono saliti dai 539 del 2022 ai 583 del 2023.

Per quanto concerne l’applicazione del diritto nel 2023 l’autorità di vigilanza ha effettuato 732 accertamenti e concluso 27 procedimenti nei confronti di società e persone fisiche. In tutti i ricorsi contro le sue decisioni i tribunali hanno confermato la prassi FINMA. “Abbiamo utilizzato con coerenza gli strumenti offerti dal diritto in materia di vigilanza e in questo modo abbiamo conseguito dei risultati”, chiosa la direttrice ad interim Birgit Rutishauser. Come noto dal primo aprile il posto di direttore sarà assunto da Stefan Walter, 59enne tedesco che era finora alto funzionario della Banca centrale europea (BCE).

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