Il mercato automobilistico europeo è calato del 7,4% a febbraio, penalizzato dai cambiamenti normativi e molti costruttori hanno sofferto parecchio anche prima dell’impatto del coronavirus, che promette di essere molto pesante da marzo, stando ai dati forniti nei giorni scorsi dall’ACEA, l’associazione dei costruttori di auto europei.
A febbraio sono state immatricolate sulle strade europee circa un milione di nuove auto, ma con tutti i mercati principali in perdita, come Germania (-10,8%) e Italia (-8,8%). E se il Gruppo Volkswagen perde il 5,3% ma migliora la sua quota di mercato (25,1%), va ben peggio a Renault (con Alpine, Dacia e Lada) che ha perso parecchio (-14,3%), come pure al gruppo PSA (Peugeot, Citroën, Opel, DS, Vauxhall) è in calo dell’8,9%). Il buon risultato del colosso di Wolfsburg deriva soprattutto dai SUV della Seat (+9,2%).
Intanto in pochi giorni sono avvenute chiusure a raffica degli stabilimenti produttivi di tutte le marche automobilistiche europee, nel solco di quanto era già accaduto in Cina e in altre nazioni asiatiche da febbraio, aspetto che paralizzerà (e falserà) i risultati commerciali dei prossimi mesi.