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È morto Jean-Marie Le Pen

Figura storica dell’estrema destra francese, aveva 96 anni

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Notiziario 07.01.2025, 14:00

  • Keystone
Di: ATS/pon 

È morto martedì a mezzogiorno all’età di 96 anni Jean-Marie Le Pen, padre di Marine Le Pen, co-fondatore nel 1972 del Front National (oggi Rassemblement National) di cui è stato a lungo presidente e figura storica dell’estrema destra francese. È stato lui a farla uscire da un ruolo fin lì marginale nel panorama politico transalpino. La notizia è stata resa nota dalla famiglia. Le Pen è deceduto in una struttura in cui era stato ricoverato nelle scorse settimane a Garches, nel Dipartimento dell’Hauts-de-Seine.

Era stato per cinque volte candidato alla presidenza. Nel 2002 aveva superato a sorpresa il primo turno con il 16,86% dei suffragi, prima di essere largamente sconfitto al ballottaggio da Jacques Chirac.

Nato nel 1928 a Trinité-sur-Mer, nel 1954 si era arruolato volontario nell’esercito, che lo aveva inviato in Indocina, a Suez e in Algeria. Nel 1956 era entrato in politica, eletto deputato su una lista “poujadista”, ma è con il Front National che si è fatto davvero conoscere. Nel giugno 1984 era stato eletto al Parlamento europeo, per una legislatura, nel 1986 poi in quello nazionale insieme a 34 altri compagni di lista. È del 1987 la prima di tante dichiarazioni controverse: definì le camere a gas “un dettaglio nella storia della Seconda guerra mondiale”, guadagnandosi una condanna divenuta definitiva nel 2018.

Sostituito alla presidenza del Front National dalla figlia Marine nel 2011, era entrato in conflitto con lei e con il partito, fino ad esserne escluso nel 2015 dopo ripetute affermazioni concernenti la Shoah e il maresciallo Pétain. Nel 2018 perse la presidenza onoraria ma poi si riappacificò con la famiglia in occasione del 90esimo compleanno, tanto che nel 2022 sostenne la candidatura di Marine all’Eliseo.

Il suo stato di salute era peggiorato nel 2023, anno segnato da un malore cardiaco e da diverse ospedalizzazioni. Su domanda della famiglia, nel febbraio del 2024 era stato posto sotto una forma di tutela e in giugno le sue condizioni erano state giudicate incompatibili con una comparsa in aula per testimoniare nel caso dell’uso illegale di fondi europei da parte del Rassemblement National.

“Ha sempre servito la Francia”, ha commentato Jordan Bardella, attuale leader dell’RN. Di tutt’altro tenore la reazione di Jean-Luc Mélenchon, guida di La France Insoumise, all’estremo opposto dello scacchiere politico: “La lotta contro l’uomo è finita, ma quella contro l’odio e il razzismo continua”. “Qualunque opinione si possa avere di Jean Marie Le Pen, ha indubbiamente segnato la sua epoca”, secondo il ministro dell’interno Bruno Retailleau. Per l’Eliseo, infine, Le Pen “ha avuto un ruolo nella vita politica francese sul quale il giudizio spetta ora alla storia”. Il presidente Emmanuel Macron ha espresso le proprie condoglianze alla famiglia.

Le Pen imitò UDC per manifesti anti-islam

Jean-Marie Le Pen nel 2010 si ispirò all’UDC svizzera per dei manifesti critici nei confronti dell’islam. Processato per incitamento all’odio razziale, venne tuttavia assolto.

I cartelloni in questione raffiguravano una donna completamente velata accanto a una cartina della Francia coperta dalla bandiera algerina, su cui spiccavano minareti a forma di missili. Il tutto era accompagnato dal titolo “No all’islamismo”.

Queste immagini erano state diffuse dal movimento giovanile del Front National, il partito fondato da Le Pen, per le elezioni regionali del febbraio 2010. Si ispiravano chiaramente a quelle dell’UDC, pubblicate nell’ottobre 2009 durante la campagna in vista del voto per vietare la costruzione di minareti in Svizzera.

Le Pen fu portato davanti alla giustizia dal Movimento contro il razzismo e per l’amicizia tra i popoli (MRAP). Nei suoi confronti venne chiesta una pena detentiva sospesa con la condizionale, che però non sfociò in una condanna in tribunale.

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