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Un’alleanza inedita per l’uscita di scena di Barnier

Il presidente Macron intende nominare a breve un nuovo premier: ecco i papabili

  • 5 dicembre 2024, 05:57
  • 5 dicembre 2024, 06:20
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RG 24.00 del 05.12.2024: Le considerazioni di Alessandro Grandesso sulla Francia dopo il governo Barnier

RSI Info 05.12.2024, 00:01

  • Keystone
Di: Alessandro Grandesso, da Parigi 

Il governo di Michel Barnier è stato sfiduciato mercoledì alla Camera con 331 voti. Ne bastavano 288 per farlo cadere. Insomma una bocciatura drastica arrivata nonostante l’ultimo appello del premier alla responsabilità e all’interesse della nazione. È prevalsa invece l’alleanza inedita tra il Nuovo Fronte Popolare delle sinistre e l’estrema destra di Marine Le Pen che hanno censurato un esecutivo per la prima volta dal 1962. Il presidente della Repubblica, Emmanuel Macron, è già al lavoro per nominare un nuovo capo di governo, e stasera alle 20 si rivolgerà alla nazione con un messaggio televisivo.

Nel frattempo, la Francia rimane senza esecutivo e senza una legge di bilancio per il 2025, visto che Barnier, entrato in carica solo tre mesi fa, è stato sfiduciato al primo ostacolo, sulla votazione per il budget della previdenza sociale. Inevitabile in una camera uscita dalle legislative di luglio divisa in tre blocchi, dove nessuno ha la maggioranza. Che si è formata solo per esautorare un primo ministro considerato dalle sinistre e dall’estrema destra come l’artefice del proseguimento delle politiche di Macron. I tentativi di mediazione dell’ex commissario UE, che aveva condotto le trattative per il Brexit, non hanno avuto presa sul Rassemblement National di Le Pen che ha deciso di negare l’appoggio esterno concesso lo scorso settembre.

Secondo alcune indiscrezioni, il presidente Macron, appena rientrato da una visita di Stato in Arabia Saudita, dovrebbe reagire in fretta. Magari già nelle prossime ore per assicurare un nuovo governo cui spetterebbe il compito di varare in priorità la manovra finanziaria, da convalidare entro il 31 dicembre, evitando così di prolungare la legge di bilancio del 2024, adattandola con ordinanze per scongiurare il blocco del sistema amministrativo. Macron inoltre non sembra intenzionato a ricevere senza un primo ministro pienamente in funzione i vari capi di Stato, e pure Donald Trump, sabato in occasione dell’inaugurazione della cattedrale di Notre Dame, restaurata dopo l’incendio del 2019.

Chi sarà il successore?

Circolano così vari nomi per la successione di Barnier, atteso alle 10 all’Eliseo per rassegnare formalmente le dimissioni. Si va da quella del ministro della difesa Sebastian Locornu al centrista François Bayrou, considerati compatibili con Le Pen che ha annunciato di voler lasciar lavorare il futuro esecutivo almeno su un legge di bilancio “accettabile”. E poi si evocano i profili del repubblicano François Baroin e dell’ex premier Bernard Cazeneuve più vicino al Nuovo Fronte Popolare dove la sinistra radicale di Jean Luc Melenchon pretende le dimissioni di Macron. Non i socialisti che preferirebbero un premier di sinistra, da sostenere con un’apertura verso il centro moderato. Come i verdi che propongono così un “patto repubblicano transitorio” su un programma limitato, per traghettare il Paese verso nuove elezioni, possibili però non prima di luglio.

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Info Notte del 04.12.24: È caduto il governo di Michel Barnier

RSI Info 04.12.2024, 22:47

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