In Francia cade il governo Barnier: una mozione di sfiducia della gauche, votata anche dall’estrema destra di Marine Le Pen, è passata all’Assemblea Nazionale con 331 voti a favore (la maggioranza era fissata a 288).
Nel suo discorso prima del voto, il primo ministro Michel Barnier ha detto: “Per me resterà un onore aver servito con dignità la Francia e i cittadini francesi”. Il suo governo è il secondo della Quinta repubblica francese rovesciato da una mozione di sfiducia dopo quello di Georges Pompidou nel 1962.
Il risultato del voto
Il governo Barnier era stato nominato meno di tre mesi fa in seguito alle elezioni legislative anticipate della scorsa estate, dalle quali è uscito un quadro politico particolarmente frammentato.
Lunedì il primo ministro Barnier aveva fatto ricorso all’articolo 49.3 della Costituzione francese per permettere l’adozione del progetto di legge sul finanziamento della sicurezza sociale senza un voto parlamentare. Una decisione che lo ha però esposto a due cosiddette “mozioni di censura”, depositate dalla sinistra del Nouveau Front Populaire e dall’estrema destra del Rassemblement National.
La legge di bilancio presentata da Barnier per il 2025 prevede la riduzione del deficit pubblico attraverso tagli per 40 miliardi di euro e una maggiore pressione fiscale. Nonostante il primo ministro abbia provato a fare alcune concessioni per evitare le censura, specialmente con il Rassemblement National, i partiti si sono detti insoddisfatti.
Domani alle 20 il presidente Emmanuel Macron parlerà alla nazione. Nel frattempo la sinistra ha chiesto le sue dimissioni: “Per uscire dall’impasse in cui il presidente ha condotto il paese, c’è una sola soluzione: chiediamo che se ne vada” ha dichiarato Mathilde Panot, capogruppo parlamentare del partito La France Insoumise.
A destra, Marine Le Pen ha dal canto suo detto che “lascerà lavorare” il prossimo premier a una manovra finanziaria “accettabile per tutti”. Con toni moderati in TV, ha spiegato che la caduta di Barnier “non è una vittoria”, ma di aver “fatto la scelta di proteggere i francesi”. “Non c’era altra soluzione”, ha detto, aggiungendo di “non averla presa a cuor leggero”.
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